La seconda casa è un investimento che non tutti possono permettersi, questo è vero, tuttavia bisogna avere un’idea delle spese da affrontare, sia riguardo alle spese notarili che alle imposte.
Per cominciare, le prime spese da affrontare al momento dell’acquisto sono quelle del rogito notarile. E’ risaputo che qualsiasi immobile si acquista bisogna per forza fare l’atto dal notaio, che provvede ad effettuare quello che viene detto trasferimento immobiliare.
L’onorario del notaio viene regolamentato dal D.M n.140/2012, che ha stabilito dei criteri specifici a cui i notai possono fare riferimento, ma è chiaro che ogni professionista è libero di osservarlo o meno.
Bisogna ricordare che se l’acquirente chiede un mutuo e prima del rogito stipula un contratto preliminare,la parcella del notaio più alta sarà la sua parcella. Al suo onorario bisogna aggiungere l’Iva e le spese generali.
Altre spese da aggiungere, che anticipa il notaio e che poi vengono comprese in tutta la parcella, sono per le volture catastali, trascrizioni, registrazioni e indennità varie.
Per ciò che concerne le imposte bisogna calcolare l’imposta di registro, che varia a seconda se l’immobile viene acquistato da un privato oppure da un costruttore.
Nel primo caso, l’imposta di registro è pari al 9% del valore catastale dell’immobile, nel secondo caso l’imposta di registro è fissa ed è pari a 200 euro. In quest’ultimo caso bisogna aggiungere l’Iva, che va dal 10 al 22%. Alle imposte appena citate bisogna aggiungere anche la tassa ipotecaria, l’imposta di bollo e la tassa d’archivio.