Esiste un vero e proprio Bonus tinteggiatura da utilizzare quando si intendono pitturare le pareti di casa? Chiariamo le possibilità.
Le famiglie sono alla ricerca di agevolazioni per risparmiare su spese necessarie come quella della tinteggiatura.
Periodicamente si rende necessario passare una nuova mano di vernice sulle pareti di casa. Il tempo scalfisce inesorabilmente anche i muri tanto da rendere necessario tinteggiare per avere un’abitazione più salubre, pulita, protetta da muffe oltre che esteticamente più bella. Non esiste una regola specifica su quanti anni far trascorrere prima di procedere con l’intervento. Dipenderà da tanti fattori come la frequenza dell’uso della stanza, la presenza di umidità o di ditate lasciate dai bambini.
Quando arriva il momento non bisognerà esitare ma capire come risparmiare sui lavori di rinnovamento dell’abitazione. Le vernici hanno un costo importante così come l’attrezzatura e l’eventuale chiamata di un professionista. Tante famiglie si chiedono se ci sia un Bonus da richiedere per ammortizzare la spesa. Ebbene un’agevolazione c’è e permette di tagliare i costi del 50% ma solamente ad una condizione.
Il Bonus per tinteggiare casa risparmiando il 50%
L’agevolazione che permette di ammortizzare la spesa di tinteggiatura è strettamente connessa con il Bonus ristrutturazione. I lavori di rinnovo delle pareti interne di un immobile sono, infatti, tra gli interventi di manutenzione ordinaria ammessi proprio come i lavori sulle superficie esterne. Ma non si parla di muri interni di unità immobiliari private bensì di parti comuni di condomini o fabbricati plurifamiliari.
Il proprietario di una casa che vuole tinteggiare le pareti della propria abitazione, dunque, non avrà diritto di chiedere alcun Bonus. Diverso il caso di interventi eseguiti contemporaneamente alla tinteggiatura della facciata del condominio o di altre parti comuni. Solo in questo caso sarà possibile ottenere il Bonus tinteggiatura.
Per quanto riguarda la tinteggiatura esterna è permessa l’agevolazione con il rifacimento e la modifica di materiali e colori sempre accedendo al Bonus ristrutturazione. L’Agenzia delle Entrate ha specificato che gli interventi di tinteggiatura sono detraibili solo includendo, infatti, un lavoro edilizio di categoria superiore.
Ad esempio mettendo a norma l’impianto elettrico con il Bonus ristrutturazione sarà concesso, poi, lo sconto anche per ritinteggiare avendo dovuto rompere le pareti per cambiare i cavi.
Oltre al Bonus ristrutturazione, però, ci sono altre alternative. L’Ecobonus con detrazioni dal 50 al 65% richiedibile per sostituire i terminali interni. Anche in questo caso dovendo rimuovere e spostare i radiatori la tinteggiatura diventerà intervento ammesso alla detrazione. Stesso discorso per il Bonus barriere architettoniche e il Superbonus 90%.