Se muore il coniuge ecco cosa succede ai beni mobili ed immobili: come evitare problemi

In caso di decesso del coniuge per quanto riguarda i beni mobili ed immobili possono subentrare alcuni problemi che vanno evitati.

Quando viene a mancare il consorte, si vive già un momento molto delicato, quindi bisogna tutelarsi prima per tutto ciò che riguarda la serenità e anche la stabilità sul piano economico e familiare. Oltre a fronteggiare la questione sentimentale altrimenti si rischia anche di dover sostenere un momento difficile dal punto di vista economico.

Tutto riguarda l’eredità della persona scomparsa, ci sono infatti circostanze differenti. Un conto è per esempio essere l’unico coniuge nella vita di quella persona e quindi avere o non aver avuto dei figli insieme, altra questione è se c’è di mezzo un testamento o se ci sono altri eredi, ad esempio figli derivanti da precedenti relazioni. Più la questione è fitta e più diventa difficile da trattare. Secondo la legge l’eredità, se non diversamente ripartita, viene determinata solo per alcune persone, quindi anche il coniuge.

Beni mobili e immobili dopo la scomparsa del coniuge

Secondo la legge metà eredità deve essere del coniuge quindi la persona può disporre solo dell’altra metà in eredità. Laddove ci siano figli invece la questione è divisa diversamente quindi un terzo se ci sono anche figli. Se invece mancano i figli ma ci sono i genitori allora a questi spetterà un quarto dell’eredità.

beni mobili ed immobili: come evitare problemi
Beni e testamento, come funziona (designmag.it)

Se una persona decede, fa testamento e lascia solo il proprio partner quindi senza figli o genitori, allora allo stesso spetterà in automatico metà di tutto. Se invece non c’è testamento, allora interviene la legge: il 100% spetta al coniuge se non ci sono figli, genitori, fratelli. Se il defunto aveva dei figli, questi avranno diritto a due terzi dell’eredità in parti uguali, un terzo va al coniuge. Se il defunto aveva genitori, fratelli o sorelle allora spetteranno due terzi al coniuge e il resto ai superstiti.

Il coniuge ha sempre il diritto di abitare nella casa familiare, usare i mobili che sono all’interno. Quindi quando si parla di eredità che spetta ad altri è bene escludere ciò che è presente in casa e che ha rappresentato i beni che la coppia ha diviso nel tempo come quotidiano, anche se questi sono di lusso o hanno particolare valore restano dove sono. La questione comunque è molto articolata e tutto dipende ovviamente dalla condizione familiare nel momento in cui il defunto viene a mancare, quindi quanti parenti ci sono e cosa dispone in quel caso la legge.

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