Se la caldaia non funziona bene, potrebbe essere il calcare: il metodo per pulirla senza spese

Il malfunzionamento della caldaia potrebbe essere causato dal calcare: ecco come fare per pulirla senza dover spendere un patrimonio.

La caldaia è un elemento fondamentale in casa, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui si sente l’esigenza sia di utilizzare l’acqua calda nella doccia sia di accendere i termosifoni per riscaldare casa. Questo elettrodomestico però è anche molto delicato e necessita di manutenzione continua, sia per continuare a funzionare a dovere sia per non rischiare che causi ingenti danni al nostro appartamento.

Sia che la vostra caldaia sia vecchia, sia che si tratti di un modello appena acquistato, può capitare che inizi a dare segnali di malfunzionamento. Non bisogna però pensare subito al peggio perché nella maggior parte dei casi il cattivo funzionamento della caldaia è legato esclusivamente alla formazione di calcare nelle tubature.

Questo problema si presenta soprattutto nelle zone in cui l’acqua delle tubature è molto dura e dunque molto calcarea, ma con il passare del tempo è un problema che si può presentare anche in quelle zone che non sono caratterizzate da questo problema. Per riconoscere la problematica basta fare caso all’andamento del flusso dell’acqua.

Come pulire la caldaia quando si forma il calcare

Quando il calcare comincia ad intasare le tubature, infatti, il flusso d’acqua comincia a diminuire e quando la situazione diventa più grave potrebbe addirittura interrompersi. Se notate uno strano funzionamento dell’acqua non sottovalutate la cosa, perché trascurare la formazione di calcare nella vostra caldaia può comportare problemi ben più gravi e una spesa non indifferente.

Pulizia calcare caldaia
Prevenire la formazione di calcare nella caldaia vi può fare risparmiare un sacco di denaro – designmag.it

I problemi più comuni causati dal calcare sono i seguenti:

  •  la perdita di efficienza;
  • la riduzione della pressione dell’acqua;
  • le tubature danneggiate;
  • la formazione di ruggine;
  • componenti interni soggetti a corrosione;
  • una maggiore rumorosità;
  • l’aumento dei consumi, con bollette più salate.

Superfluo dire che la mancata manutenzione in questi casi vi porterà a dover spendere del denaro per le riparazioni e nei casi più gravi persino per la sostituzione della caldaia. Onde evitare queste spese extra è dunque meglio prevenire la formazione del calcare nella caldaia attraverso l’installazione di un filtro specifico che va ovviamente sostituito periodicamente.

Nei modelli più vecchi di caldaia non c’è la possibilità di installare il filtro, dunque sarà necessario fare effettuare una pulizia chimica periodica delle tubature da un tecnico specializzato. In alcuni casi potrebbe essere necessaria anche la sostituzione dello scambiatore intasato.

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