La vita in condominio può non essere semplice ed è bene sapere come funziona la normativa. In caso di danni ecco chi paga.
Quando si vive in un condominio significa che si hanno dei vicini di casa che si trovano in pratica tutto intorno al tuo appartamento.
La convivenza può quindi non essere facile. Basta pensare al volume della musica, alle piante rampicanti un po’ troppo esuberanti e a tutti quei piccoli problemi che si possono generare.
Ma ci sono poi anche quelle situazioni in cui i problemi sono, per usare un’espressione comune, colpa di tutti e di nessuno. Come devi comportarti se a causa di un problema che si trova in una parte comune del condominio ci sono dei danni al tuo appartamento?
Come accennavamo, i condomini sono gruppi di appartamenti in cui uno degli esercizi di pazienza che spesso si compiono è quello di sopportare le piccole manie dei vicini di casa. Ogni tanto, e può capitare, si generano situazioni in cui però un comportamento arreca danno.
Basta pensare a come anche semplicemente un chiodo piantato malamente in una parete forse troppo sottile può arrivare a bussare al tuo vicino. In questi casi è facile trovare di chi sia la colpa e quindi chi debba pagare i danni. Ma di chi è la colpa se invece il problema viene da una area comune?
La risposta facile è che il responsabile è il condominio stesso. Si potrebbe pensare che si dovrebbe addossare la colpa all’amministratore di condominio ma in realtà chi ha davvero responsabilità oggettiva è tutto il condominio. L’appartamento che subisce il danno deve quindi essere risarcito da tutti coloro i quali usufruiscono della parte comune che ha generato il danno.
Trattandosi di parti comuni, le spese vengono quindi ripartite senza eccezione. E in questa espressione sta la particolarità della normativa che va saputa. Perché trattandosi di un danno che proviene da una parte comune, la suddivisione delle spese e il risarcimento deve essere calcolato contemplando nel numero delle quote e dei millesimi anche l’appartamento che ha subito i danni.
Questo è un punto che è stato chiarito diverse volte dalla Corte di Cassazione. Il che significa che, alla fine, il condomino che ha ricevuto un danno si vedrà restituire il denaro all’interno del risarcimento. L’unico aspetto per il quale invece il condomino che chiede il risarcimento non partecipa alle spese è nel caso in cui ci sia bisogno di avvocati e si vada in causa.
Il condomino che chiama in causa il condominio non dovrà infatti partecipare alle spese legali sostenute dal condominio stesso. Allo stesso modo, in caso di condanna del condominio, le spese legali non vanno ripartite calcolando anche la quota del condomino che è stato danneggiato.