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Se i rumori del condominio ti infastidiscono scatta il forte risarcimento con questa legge

I rumori molesti provocati dai condomini son un problema: cosa si può fare per tutelarsi e quando diventano illegali?

La produzione di odori, rumori e calore molesti sono tra le principali cause di litigi tra condomini, soprattutto quando si tratta di disturbi intensi e continuativi della quiete del vicinato. Nella maggior parte dei casi, infatti, la produzione di rumore o di odori sgradevoli di tanto in tanto rientra nella famosa “soglia di tollerabilità” entro la quale non si può limitare la libertà di un condomino.

Il concetto di soglia di tollerabilità è volutamente molto vago, nella giurisprudenza. Il motivo è che tale soglia non viene stabilita e fissata in assoluto, ma dipende da fattori ambientali e dalle abitudini tipiche di una certa zona. Tra i fattori ambientali che influiscono in maniera fondamentale nella determinazione della soglia di tollerabilità c’è per esempio la densità di popolazione di una determinata zona: va da sé che più una zona è affollata più sarà rumorosa, quindi la soglia di tollerabilità sarà sicuramente più alta rispetto a una zona residenziale di campagna in cui, chi ci abita, si aspetta di poter godere di un silenzio pressoché assoluto per gran parte della giornata.

Quando si può chiedere il risarcimento per rumori molesti?

Una delle prime normative a cui fare riferimento per un problema di rumori molesti è il regolamento condominiale. All’interno di esso vengono infatti sempre specificate le ore in cui è necessario osservare il silenzio allo scopo di non disturbare il riposo dei condomini e in generale del vicinato. Solitamente tale ore si concentrano nel primo pomeriggio, cioè nella fascia post – prandiale, nelle ore della notte e di mattina presto nei giorni festivi.

I rumori molesti sono quelli che impediscono il riposo e il lavoro – designmag.it

Se un condomino viola in maniera continua e significativa il regolamento di condominio, producendo spesso rumori molesti, allora si potrà fare riferimento all’amministratore di condominio, segnalandogli la problematica. Sarà quindi l’amministratore a dover imporre al condomino il rispetto del regolamento condominiale attraverso una sollecitazione informale.

Se questo non dovesse bastare, ci si potrà rivolgere direttamente al tribunale e si potranno chiedere due diversi provvedimenti. Il primo è l’inibitoria, cioè l’ordine di cessazione della condotta rumorosa. Il secondo invece, probabilmente molto più efficace, è il risarcimento del danno.

Nei casi davvero gravi, un condomino o un gruppo di condomini potrebbe denunciare il condomino rumoroso per disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, ai sensi dell’articolo 659 del codice penale. Se la persona denunciata dovesse essere riconosciuta colpevole potrebbe pagare fino a 309 Euro di ammenda e rischia l’arresto fino a tre mesi.

Olga Luce

Classe 1982, napoletana di nascita e genovese per scelta. Smart worker prima che diventasse mainstream. SEO nerd dal 2015, web content creator professionista dal 2019. Problem solver per mancanza di pazienza, nemica giurata del "si è sempre fatto così". Scrive di attualità, spettacolo e lifestyle, è appassionata di grafica e trova soluzioni semplici a problemi complessi.

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