L’IMU è una tassa onerosa soprattutto se si hanno più immobili e non sono usati come residenza. Però si possono ottenere sconti altissimi.
Forse non tutti sanno che anche per il 2023 è prevista un’agevolazione sull’IMU per i proprietari di immobili che affittano, ma bisogna rispettare dei requisiti e soprattutto prestare molta attenzione alla procedura per ottenerla. Anche perché ogni Comune, diciamo così, si muove in maniera diversa, e dunque è necessario informarsi bene in modo da non perdere il benefit. Lo sconto sull’imposta può arrivare a essere altissimo, ma solamente nel caso in cui l’immobile in oggetto venga affittato con contratti a canone concordato.
Sconti sull’IMU da non credere, ma solo se fai così, attenzione alla burocrazia!
Il proprietario di un immobile che lo affitta a canone concordato ha diritto a uno sconto dell’IMU al 75%, indipendentemente dalle quote stabilite in ogni Comune.
Esistono però regole da conoscere, e requisiti da rispettare, perché il rischio è quello di non vedersi riconosciuto il benefit. Sappiamo che entro il 16 dicembre c’è da pagare la rata dell’IMU e poi a fine mese si possono effettuare gli scorpori al saldo su eventuali riduzioni. Tra queste c’è anche lo sconto sulla tassa in caso di contratto di affitto con canone concordato.
Questo tipo di contratti offrono diversi vantaggi sia per l’inquilino – che di solito paga di meno rispetto alla media del mercato – sia per il proprietario, proprio perché abbatte le spese dell’Imposta sulla casa. Non dimentichiamoci poi che il proprietario può accedere alla cedolare secca del 10%.
Per ottenere lo sconto sull’IMU, però, il contratto a canone concordato deve essere sottoscritto secondo le regole territoriali e poi è necessario avere l’attestazione di conformità. È proprio questa attestazione che serve per avere l’agevolazione sull’IMU. Fondamentale è capire come il proprio Comune gestisce la procedura di accettazione delle richieste, perché il benefit non è automatico e il proprietario dell’immobile deve seguire le indicazioni. Che purtroppo non sono sempre molto chiare.
Molti comuni, infatti, indicano le regole nei siti ufficiali, e alcuni chiedono di inviare la suddetta documentazione entro la fine di dicembre per avere lo sconto IMU. C’è da dire che altre realtà pretendono azioni diverse da parte del proprietario dell’immobile, come ad esempio registrare il contratto a canone concordato e poi inviare entro 30 giorni dalla registrazione la copia al Comune. Di conseguenza chi desidera accedere al benefit deve controllare bene quali sono le procedure da seguire in base al Comune di appartenenza.