Lo scaldabagno è uno degli elettrodomestici che, in assoluto, consuma di più all’interno dello spazio domestico ma si può usare un trucco.
In generale il consiglio degli esperti è quello di valutare la sostituzione dello stesso ma, dal punto di vista pratico, considerando i costi e anche le problematiche di ingombro non è così facile pensare di poterlo cambiare per la caldaia. Quindi non resta che studiare il sistema migliore per imparare ad utilizzarlo al meglio.
Di base questo è uno strumento che consuma e che quindi determina un grande dispendio economico, tuttavia ci sono comunque delle piccole modifiche che si possono fare nell’utilizzo quindi imparando a gestire al meglio i consumi, riducendone gli sprechi ma non la funzionalità.
Scaldabagno che consuma tantissimo: il trucco per ridurre i consumi
Si tratta di un elettrodomestico energivoro perché consuma appunto una grande quantità di corrente elettrica, in media rappresenta la spesa del 18% del totale ma può lievitare di molto in alcuni casi perché viene utilizzato in maniera non corretta.
Uno degli errori che tutti fanno è quello di avere lo scaldabagno perennemente attivo e in funzione, pensando che staccare e riattaccare possa portare problemi di funzionamento e anche di consumi. In realtà per lo scaldabagno il funzionamento è differente, questo perché mira a mantenere l’acqua calda di base sempre allo stesso punto, quindi regola la temperatura. Poiché di fatto è impossibile che questa resti sempre uguale è chiaro che viene fatto uno sforzo costante da parte dell’elettrodomestico per poter fare di più e quindi bilanciare la temperatura interna.
Al suo interno altro non è che un enorme serbatoio di acqua, questa viene accumulata e riscaldata rapidamente. Ovviamente più è alta la temperatura più lo scaldabagno pompa e quindi ci si può fare la doccia senza problemi di acqua che è terminata, si può utilizzare a lungo senza che poi finisca e avere tutta una serie di benefici. Per questo motivo solitamente lo scaldabagno viene impostato a una temperatura molto elevata. Secondo i dati di Legambiente infatti un boiler dalla potenza di 1000 watt consuma – considerando una media di 6 ore al giorno – 2000 kWh di elettricità. Queste sono cifre veramente importanti di cui bisogna tenere conto.
Bastano modifiche minime per determinare un impatto del 10% sul totale, quindi il primo passo che tutti dovrebbero compiere è regolare il termostato con una temperatura che sia al di sotto dei 50 gradi. È vero, questo soprattutto in una famiglia numerosa può causare qualche piccolo vuoto di acqua ma il risparmio in bolletta è incredibile.
Nella stagione calda si può anche passare a 40 gradi, dopotutto il momento della giornata in cui tutti fanno la doccia e quindi consumano molta acqua è solo uno, per il resto qualunque tipo di faccenda o altro è sempre suddivisa nell’arco del tempo e non è conseguente, quindi non c’è il rischio che l’acqua finisca. Basta solo prestare attenzione ad esempio chiudendo l’acqua mentre ci si insapona per evitare il problema. Questo è il sistema migliore e più facile per tagliare ogni spreco e dimezzare anche la bolletta, sembra un piccolo intervento ma ha un impatto economico ingente.