Sanatoria e condono: quali sono le differenze sostanziali tra questi due provvedimenti amministrativi? Facciamo un po’ di chiarezza.
Nel panorama normativo del 2024, sanatoria e condono emergono come importanti opzioni di regolamentazione e tutela per chi si trova ad affrontare problematiche legate a casi di abusi edilizi.
Ma quali sono le differenze tra i due provvedimenti? In questo articolo esamineremo da vicino tali distinzioni, evidenziando le caratteristiche specifiche e le implicazioni legali e finanziarie ad essi associate.
Quando si compie un abuso edilizio, ossia si procede alla realizzazione di lavori per i quali sarebbe richiesto un permesso di costruire, ma senza alcuna autorizzazione, la legge prevede che l’opera debba essere demolita. Tuttavia, le normative del 2024 offrono l’importante possibilità di poter risolvere la situazione attraverso una sanatoria o un condono edilizio. Vediamo dunque cosa implicano entrambi i procedimenti:
Rappresenta un provvedimento amministrativo che consente di regolarizzare abusi su immobili, sanando lavori non conformi al progetto inizialmente autorizzato e privi dei relativi permessi edilizi o altri titoli necessari.
Il procedimento inizia con un accertamento di conformità, seguito dall’eventuale pagamento delle relative sanzioni. La sanatoria, insomma, consente di adeguarsi alle normative urbanistiche, ma può essere richiesta solo nel caso in cui i lavori non abbiano violato le norme edilizie e urbanistiche vigenti alla data di realizzazione e alla data di richiesta della sanatoria. Se la richiesta è accettata, è necessario versare il contributo di costruzione raddoppiato, oppure, in caso di parziale difformità, l’importo si calcola in base alla parte dell’opera non conforme al permesso.
È inoltre importante presentare tale richiesta prima che venga accertato l’illecito o entro 90 giorni dall’accertamento, a condizione che non sia già stata emessa la sanzione.
Il condono permette di regolarizzare abusi edilizi compiuti durante la costruzione, ampliamento o modifica di un immobile. Rispetto alla sanatoria, le tipologie di abusi edilizi condonabili includono:
I costi associati al condono variano in base al metro quadro dell’immobile in questione e sono solitamente inferiori rispetto a quelli della sanatoria, oscillando tra 60 e 150 euro al metro quadro.