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Salone del Mobile 2014 la mappa dei posti da non perdere in città

Quali sono i percorsi di questo Salone del Mobile 2014 da non perdere?

1) Hotel Diana: bellissimo garden interno dove rilassarsi bevendo un aperitivo light. Nottingham Forest: un indirizzo “must” per chi vuole invece un aperitivo “studiato” ad hoc. Dondup-Mimmo, quando l’unione fa la forza: un marchio di abbigliamento e Mimmo di Corso Garibaldi aprono questo ristorante molto “scandinavian – shabby chic” negli arredi e molto caldo e ospitale col cibo. E se la notte è ancora giovane, l’indirizzo segreto, a questo punto, è Sala Venezia…via Cadamosto.

2) Una volta usciti dalla Triennale, pochi passi portano alla verticale della Torre Branca, progettata da Giò Ponti e inaugurata nel 1933. L’ascensore panoramico all’interno della Torre (costo 5 euro) consente di salire per 99 metri in circa 90 secondi sino al locale belvedere. Da qui la vista di Milano è spettacolare. Unica. Imperdibile. Utile a capire l’urbanistica della città e la sua incredibile vicinanza alle montagne.

3) Continuando a percorrere via Torino, ecco sbucare un altro angolo molto particolare della città: via Bagnera, una volta detta e conosciuta come “Stretta Bagnera”. Perché questo nome? Semplice: è la via più stretta di tutta la città. È un vicolo, una scorciatoia, un passaggio segreto. Leggenda vuole che proprio questa strettoia fosse il posto preferito per le malefatte di tale Antonio Boggia, serial killer d’antan, che a colpi d’ascia usava mietere vittime proprio qui, in Stretta Bagnera.

4) Una volta entrati al Salone del Mobile è vivamente consigliata una visita alla mostra “dove vivono gli architetti” che si può vedere al padiglione numero 9. 8 architetti, 8 case, 8 storie, 8 paradigmi dell’abitare contemporaneo. Questa mostra è una vera e propria incursione negli spazi domestici e dunque privati di archistar dai nomi conosciuti, riconosciuti, altisonanti. Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain: questi i loro nomi e cognomi.

5) Appartata, defilata, signorilmente fuori dalla mischia stressante del traffico milanese. La Rotonda della Besana è uno di quei posti che un milanese dovrebbe frequentare più spesso. Cintata da un porticato, all’interno domina il verde dei prati e l’azzurro del cielo. Chiusa da mura, all’interno, la chiesa di San Michele ai nuovi sepolcri, oggi sede del museo del bambino (muba) e di un interessante e appetitoso bistrot con tavoli all’aperto. Quando si entra alla Rotonda, sembra di rivivere la Milano che fu, la Milano “nascosta” ai più. Milano, là fuori, si sente. Ma il suo rumore fa da piacevole sottofondo a momenti di intimità assoluta.

COLAZIONE: SISSI, piazza Risorgimento, 6
PRANZO: GOD SAVE THE FOOD, via Tortona, 34
APERITIVO: RITA, via Fumagalli, 1
CENA: CERESIO 7, via Ceresio, 7

Paolo Bocchi

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Paolo Bocchi