Appuntamento sotto ago&filo. No, non è uno scherzo: il percorso della seconda giornata ha inizio in Piazza Cadorna, proprio sotto l’opera di Claes Oldenburg: Ago, Filo e Nodo. Che sia un treno, un collegamento o un semplice biscione meneghino, questa colorata idea ha fatto molto parlare di sé, da quando, nel 2000, è stata terminata. Da qui, proseguendo a piedi, si arriva in men che non si dica al Castello Sforzesco. Passata la “fontana” che tanto piace ai matrimoni cinesi e dopo avere attraversato i vari cortili del Castello, ecco l’importante polmone verde della città: il Parco Sempione. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta: Triennale, Acquario Civica, Arena, Torre Branca e i Bagni Misteriosi di De Chirico sono tutti qui. Alla Triennale sarà inaugurata in questi giorni la VII edizione del Design Museum, che focalizza la sua attenzione sul tema dell’autosufficienza produttiva attraverso tre periodi storici: anni 30, anni settanta, anni zero. A cura di Beppe Finessi. Da non perdere.
Una volta usciti dalla Triennale, pochi passi portano alla verticale della Torre Branca, progettata da Giò Ponti e inaugurata nel 1933. L’ascensore panoramico all’interno della Torre (costo 5 euro) consente di salire per 99 metri in circa 90 secondi sino al locale belvedere. Da qui la vista di Milano è spettacolare. Unica. Imperdibile. Utile a capire l’urbanistica della città e la sua incredibile vicinanza alle montagne. Ridiscesi sulla terra, è tempo di acqua, con una visita all’Acquario Civico. Ingresso gratuito per uno di quei luoghi che i milanesi ancora non hanno capito come funzioni e a cosa serva, ma che dopo la recente ristrutturazione vale almeno la pena di una capatina. Così come vale la pena di fare qualche metro per dare un occhio all’Arena Gianni Brera. Chiamata così dal 2002 perché dedicata al grande scrittore e indimenticato giornalista sportivo Gianni Brera, che faceva dell’italiano, della cucina e dello sport, oltre che della sua inseparabile pipa, le poche ma irrinunciabili ragioni di vita.
Sempre passeggiando da queste parti, all’interno del Parco Sempione, nelle vicinanze del palazzo dell’arte, si possono ammirare i “Bagni Misteriosi”, opera di Giorgio De Chirico datata 1973. Si tratta di bagni davvero metafisici. E per la maggior parte dei visitatori, incomprensibili. Quella che si osserva oggi, immersa nel verde, è una copia dell’opera originale. A forza di insistere, i vandali meneghini hanno avuto la meglio sulla cultura. E così pare che i veri Bagni si siano trasferiti al Museo del 900, all’Arengario. Peccato chiudere così la seconda giornata…
COLAZIONE: MARCHESI, via S.Maria alla Porta, 11/a
PRANZO: EL PORTENO, via GianGaleazzo, 25
APERITIVO: PANDENUS, via Melzi d’Eril, 3
CENA: LA BRISA, via Brisa, 15