Se vivi in condominio e hai sempre il dubbio di quanto frutti al tuo amministratore quell’attività, oggi vi diremo tutta la verità
Quando si decide di vivere in condominio, bisogna valutare immediatamente pro e contro. Da un lato, infatti, si ha la tranquillità di avere dei vicini di casa che possono aiutare nel momento del bisogno, dare una controllata all’appartamento quando si è fuori e più semplicemente non si è mai soli, quindi ci si sente più sicuri. Dall’altro lato, però, proprio la convivenza con altre famiglie può risultare ostica, soprattutto di fronte a questioni condominiali che richiedono l’uscita di soldi.
Una delle figure più importanti in tal senso è quella dell’amministratore di condominio, un professionista formato a gestire tutti gli adempimenti relativi al palazzo, le controversie che possono uscirne e soprattutto a fare in modo che tutto sia in regola. Ecco qual è il guadagno di queste figure professionali.
I guadagni dell’amministratore di condominio
Secondo Indeed, una piattaforma online dedicata alla ricerca del lavoro, un amministratore di condominio in Italia ha un guadagno medio di 45mila euro lordi all’anno. Si tratta per l’appunto di una media, che quindi può prevedere alcuni casi dove le entrate sono molto più alte e altri, invece, dove non sfiorano neanche la metà. Tutto, infatti, dipende dall’esperienza maturata dal singolo amministratore, quindi dal numero di condomini che riesce a gestire e alle possibilità di carriera che si trova davanti.
Inizialmente, infatti, gli amministratori di condominio sono dei liberi professionisti che prendono uno o al massimo due palazzi da gestire, così da iniziare a capire come muoversi in questo nuovo settore professionale. Con il passare del tempo, però, la loro attività può ingrandirsi, quindi possono subentrare nuovi collaboratori e possono aumentare i condomini: in questo senso, si diventa dei veri e propri imprenditori del settore immobiliare e i guadagni si moltiplicano.
L’onorario di questi professionisti deve coprire tutte le spese da loro sostenute per lo svolgimento delle mansioni. A specificare tutte queste cifre è il Codice Civile in diversi articoli: il 1129 “Nomina, revoca ed obblighi dell’amministratore”, il 1130 “Attribuzioni dell’amministratore”, il 1131 “Rappresentanza” e infine il 1133 “Provvedimenti presi dall’amministratore”. Inoltre, l’amministratore di condominio può prevedere un guadagno extra nel caso in cui uno dei palazzi da lui curati richieda una gestione straordinaria: di solito, in questi casi viene richiesta una percentuale del 2-3% dell’importo complessivo dei lavori da svolgere.