Il rogito per la compravendita della casa non è più obbligatorio, come determinato di recente dalla Corte di Cassazione.
Il rogito è un atto formale che viene utilizzato per la compravendita di un bene immobile. Quindi può riguardare una casa ma anche un terreno, un garage o qualunque altro prodotto di questo tipo. Il più comune è sicuramente quello che viene redatto per l’acquisto di un immobile.
Questo documento viene redatto dal notaio che pubblicamente si riunisce con venditore e compratore e determina tutti i passaggi del caso e la regolarità finale. Si potrebbe definire come un passaggio di proprietà del bene.
Nel rogito viene riportato tutto ciò che riguarda la casa ad esempio il valore dell’immobile, le spese, date se importanti. Il costo non è da poco e può arrivare fino a 3000 euro, tutto dipende anche da eventualità difficoltà, se ci sono documenti da dover reperire e quali sono le condizioni generali di compravendita. Una volta effettuato chi vende può riscuotere il suo importo e chi invece compra divena effettivamente proprietario del bene.
Quando si compra una casa o si vende quindi bisogna sempre considerare questa voce di spesa, che non è affatto esigua perché si unisce a tutta una serie di altre voci che vanno sempre corrisposte in questi casi.
Non tutti sanno però che con la nuova normativa non è vincolante vendere o comprare casa con il notaio. Sicuramente infatti il documento finale che è quello che poi va presentato deve essere sempre fatto da una figura apposita, ma tutte le verifiche e le procedure antecedenti possono essere svolte anche in esterna quindi procurando la documentazione del caso di cui il notaio necessita. In questo modo si taglia la voce anche di tantissimo.
Inoltre, secondo una recente decisione della Corte di Cassazione, è possibile determinare la proprietà di un immobile anche senza dover ricorrere necessariamente al notaio e quindi con tutte le spese che ne conseguono. L’ordinanza 10472 infatti chiarisce, cambiando un po’ quella che è sempre stata la storia in questo senso che basta anche una scrittura privata per procedere, non è obbligatorio l’atto pubblico. La giurisprudenza quindi segna un punto di svolta perché ciò vorrebbe dire tagliare in definitiva i costi del notaio.
Questo laddove però le parti siano d’accordo a procedere in questo senso. Non è detto infatti che compratore e venditore siano sulla stessa linea, affidarsi al notaio vuol dire avere delle garanzie e delle certezze, sicuramente comprare una casa non è come fare shopping in un negozio e quindi servono maggiori tutele prima di trasferire i fondi o addirittura le chiavi di una casa.