C’è ancora modo di ristrutturare casa e risparmiare ma bisogna fare in fretta. Le opzioni diventeranno sempre meno appetibili.
Ristrutturare casa è un’esigenza che prima o poi arriva per tutti i proprietari di immobili. In questo periodo si avverte forte l’esigenza di un ammodernamento per non far perdere valore all’abitazione.
Rinfrescare le pareti, rinnovare il bagno, sostituire gli elettrodomestici sono alcuni degli interventi più comuni che i proprietari di immobili devono effettuare periodicamente. Si aggiungono, poi, altri lavori che servono per riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico. Questa è un’esigenza che diventerà sempre più impellente sia per risparmiare in bolletta sia per rispettare le direttive europee ed evitare che il valore della casa diminuisca nettamente.
Nello specifico, la Direttiva Case Green non ammetterà più immobili di classe energetica G o F ma per scalare le classi bisognerà spendere tra i 35 mila e i 60 mila euro. Soldi che la maggior parte delle famiglie italiane non ha. Cappotto termico (tra l’altro ci sono dubbi sulla reale efficacia), pannelli solari, sostituzione degli infissi, sostituzione della caldaia sono interventi base richiesti ai cittadini. Chi non potrà pagare vedrà la propria casa svalutata del 40% e oltre. Da qui l’importanza di Bonus che sostengano le famiglie nell’affrontare la spesa.
I Bonus edili sono diventati sempre meno allettanti e purtroppo diventeranno ancora meno utili nel 2025. Già con la cancellazione dello sconto in fattura e della cessione del credito agli italiani è stato inflitto un duro colpo. Utilizzare la detrazione significa dover anticipare somme che non si hanno. Eppure questa è l’unica strada a disposizione. Il Bonus ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% su una spesa totale di 96 mila euro ma solo fino al 31 dicembre 2024.
Dal 1° gennaio la detrazione scenderà al 36% e calerà anche il limite di spesa fino a 48 mila euro. Chi ha intenzione di effettuare lavori meglio che proceda al più presto. Le spese ammesse riguardano lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi solo se fanno parte di un più vasto intervento di ristrutturazione straordinaria.
Il Bonus copre anche gli interventi per la ricostruzione di immobili danneggiati a causa di eventi calamitosi o per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Sono ammesse anche le spese per interventi volti all’adozione di misure destinate a prevenire il rischio di comportamenti di atti illeciti da parte di terzi (furto, aggressione, sequestro di persona). Infine, si può richiedere il Bonus per la cablatura degli edifici e il contenimento dell’inquinamento acustico.