Riscaldamento, nuovi incentivi per il cambio caldaia: come richiederli e quali sono le cifre

Rendere più conveniente la sostituzione della caldaia? Da oggi è possibile grazie agli incentivi statali. Ecco come richiederli.

Il riscaldamento è una delle voci di spesa più importanti per le famiglie italiane. Per questo motivo, è importante scegliere un sistema di riscaldamento efficiente, che permetta di risparmiare sui consumi energetici e di ridurre le emissioni inquinanti. La caldaia è il cuore dell’impianto di riscaldamento di un’abitazione e la sua scelta è quindi fondamentale per garantire un riscaldamento efficiente e sostenibile.

Senza dubbio, il cambio della caldaia è un intervento importante, ma può essere reso più conveniente grazie agli incentivi statali. In questo articolo, analizzeremo i nuovi incentivi per il cambio della caldaia, spiegando come richiederli e quali sono le cifre.

Cambio caldaia: come risparmiare fino al 110% con gli incentivi statali

Come anticipato, il Governo italiano ha introdotto una serie di incentivi per incentivare gli italiani a sostituire le vecchie caldaie con modelli più efficienti. Si tratta di un investimento che può portare a numerosi vantaggi, sia in termini economici che ambientali. Gli incentivi attualmente disponibili rendono questo intervento ancora più conveniente, permettendo di recuperare una parte significativa delle spese sostenute.

Come richiedere il cambio caldaia?
Detrazioni fiscali fino al 65% e Superbonus 110% per la sostituzione di caldaie a condensazione. (Designmag.it)

Attualmente, sono disponibili due principali incentivi per il cambio della caldaia:

  • Ecobonus 65%: questo incentivo consiste in una detrazione fiscale del 65% delle spese sostenute per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A o superiore, abbinate a sistemi di termoregolazione evoluti. L’importo massimo detraibile è di 30.000 euro.
  • Superbonus 110%: questo incentivo, introdotto dal Decreto Rilancio, consente di recuperare il 110% delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica, tra cui la sostituzione della caldaia. Il limite massimo di spesa è di 50.000 euro per unità immobiliare, ma è possibile arrivare a 100.000 euro se si effettua anche un intervento di isolamento termico dell’edificio.

Per richiedere gli incentivi, è necessario inviare la documentazione richiesta all’Agenzia delle Entrate, entro 90 giorni dalla data di fine lavori. La documentazione varia a seconda dell’incentivo scelto:

  • Ecobonus 65%: è necessario presentare le fatture relative alle spese sostenute, la certificazione energetica dell’impianto precedente e dell’impianto nuovo, la dichiarazione del tecnico abilitato che attesta l’intervento e il rispetto dei requisiti previsti.
  • Superbonus 110%: è necessario presentare la documentazione richiesta per l’Ecobonus 65%, oltre alla comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), la dichiarazione di conformità degli interventi e l’attestazione di congruità delle spese.

Il cambio della caldaia può portare a numerosi vantaggi, tra cui:

  • Riduzione dei consumi energetici: una caldaia a condensazione è molto più efficiente di una caldaia tradizionale, quindi permette di risparmiare sui consumi di gas.
  • Riduzione delle emissioni inquinanti: una caldaia a condensazione produce meno emissioni di gas serra rispetto a una caldaia tradizionale, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria.
  • Incremento del valore dell’immobile: il cambio della caldaia può aumentare il valore dell’immobile, rendendolo più appetibile per i potenziali acquirenti.
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