Il riscaldamento a pavimento, chiamato anche sistema a pannelli radianti, veniva già utilizzato nelle dimore negli anni ’50 e ’60. Oggi questa tipologia di riscaldamento, che è stata migliorata e risulta molto più efficace rispetto a un tempo, è ampiamente richiesta, soprattutto in fase di ristrutturazione. Ovviamente come per tutti i tipi di riscaldamento, esistono dei pro e dei contro. Quindi per fare una scelta ideale vanno considerate le proprie esigenze e il proprio stile di vita. Scopriamone di più.
Quali sono i pro e contro del riscaldamento a pavimento? Partiamo con il chiarire che esistono diversi tipi di riscaldamenti a pavimento. Nel caso di impianto ad acqua abbiamo una rete di tubazioni poste sotto il pavimento, debitamente alloggiate, che irradiano calore uniformemente dal basso verso l’alto. L’impianto può essere fotovoltaico o termico, alimentato da una caldaia o una pompa di calore.
Gli elementi che compongono questo impianto sono, oltre alle tubazioni, i pannelli isolanti in polistirolo o sughero, un foglio impermeabile di PVC rigido contro l’umidità, uno strato di massetto in calcestruzzo che irradia il calore. Ovviamente, come detto, c’è bisogno della caldaia e di valvole per aprire e chiudere il flusso di acqua nelle tubazioni.
Nel caso di riscaldamenti a pavimento elettrici sotto al pavimento non avremo tubi ma resistenze elettriche. Questi fili molto sottili saranno collocati direttamente sotto il pavimento e non prima del massetto. La pavimentazione può essere fatta sia con legno (parquet) che con piastrelle.
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Che si tratti di riscaldamento a pavimento ad acqua o elettrico, l’impianto funziona allo stesso modo, cioè il calore, attraverso i pannelli isolanti posti in maniera adeguata, si distribuisce in modo omogeneo e in maniera ottimale in tutte le stanze della casa. L’intera casa viene riscaldata in modo uniforme. I consumi si riducono: l’acqua calda di un riscaldamento a pavimento ha infatti una temperatura compresa tra i 30 e i 40 gradi (contro i 70 dei tradizionali impianti a radiatori). Anche nel caso di impianto elettrico si ha meno consumo di energia.
Il riscaldamento a pavimento è uno degli impianti di riscaldamento maggiormente richiesti negli ultimi anni, complici anche le convenienti detrazioni fiscali e la maggiore competenza tra gli installatori. Ma quali sono i pro e contro del riscaldamento a pavimento? Cominciamo con i vantaggi:
Inoltre ci sono altri fattori positivi che vanno evidenziati nella posa di un impianti di riscaldamento a pavimento, ossia:
A questo punto abbiamo visto le caratteristiche positive, e ora proseguiamo con le criticità e gli svantaggi del riscaldamento a pavimento:
I prezzi del riscaldamento a pavimento variano molto a seconda della tipologia di impianto scelta. Diciamo che rispetto ai termosifoni tradizionali, come detto prima, il riscaldamento a pavimento ha un costo iniziale che varia dal 30% al 50% in più. Il costo medio di un’installazione può variare tra le 70 e le 110 euro al metro quadrato.
Il risparmio energetico nel tempo può essere quantificato in media fino al 35% all’anno rispetto a un impianto tradizionale. La buona notizia è che è possibile rifare la pavimentazione della propria casa con il 110% di Bonus ristrutturazione. Per maggiori informazioni potete consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate. E se non si hanno i requisiti si possono sfruttare comunque le detrazioni al 65% o al 50%.