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Riscaldamento a battiscopa: come funziona, costi, pro e contro

Tra le tante alternative al riscaldamento a gas c’è anche il riscaldamento a battiscopa, ma come funziona questo tipo di impianto? E conviene? Ci sono più vantaggi o svantaggi? Bene, cerchiamo di rispondere a tutte le vostre domande, dato che risparmiare energia in casa è diventata questione di sopravvivenza, visti i tanti rincari recenti,

Questo modo di riscaldare la casa è molto innovativo e consente di usare lo spazio all’interno del battiscopa per alloggiare l’impianto di riscaldamento che andrà poi a donare calore a tutte le stanze dell’abitazione. Scopriamone di più.

Come funziona il riscaldamento a battiscopa

Foto Shutterstock | Studio Light and Shade

Innanzi tutto chiariamo come funziona. Questo tipo di riscaldamento è in pratica simile al riscaldamento a pavimento, e cioè l’impianto è formato da resistenze elettriche oppure da tubi nei quali circola acqua calda. Il calore viene quindi ceduto dal battiscopa per irraggiamento andando a scaldare i muri che a loro volta rilasciano tepore favorendo la temperatura della stanza costante e confortevole.

Può funzionare con qualsiasi generatore termico (caldaia a condensazione, caldaia a pellet, pompa di calore, etc.) ma anche attraverso fonti rinnovabili, se collegato a impianto fotovoltaico, ad esempio. E nelle versioni del riscaldamento a infrarossi, il calore sprigionato dal riscaldamento a battiscopa verso le pareti è generato da energia elettrica, anch’essa collegabile ai pannelli solari per abbattere i costi aumentando il rendimento.

Riscaldamento a battiscopa: pro e contro

Foto Shutterstock | PavelShynkarou

Vediamo ora i PRO di tale impianto: sicuramente i riscaldamenti a battiscopa sono un’ottima soluzione che coniuga l’esigenza di riscaldare la casa con l’esigenza di arredo e l’estetica. Infatti l’elemento del battiscopa ”si mimetizza”, poiché è integrato nell’arredo e non ha bisogno di essere installato apposta, come nel caso dei termosifoni. Inoltre consente di non abbattere muri o pavimenti per l’installazione, e si può usare anche in verticale, nel caso di stanze molto grandi.

Poi permette un ottimo rendimento e risparmio energetico perché si regola tramite termostato e funziona con volumi d’acqua molto bassi (1/5 rispetto ad un normale radiatore). In più sprigiona calore in modo uniforme, senza vuoti, e senza muovere aria, quindi non alza polvere e combatte le muffe fermando l’umidità di risalita.

Tra i CONTRO diciamo che il principale consiste nel costo iniziale dell’impianto, che può essere elevato. E poi è da considerare che non possono essere posti davanti dei mobili molto ingombranti che bloccherebbero l’irraggiamento del calore.

Come fare un impianto di riscaldamento a battiscopa

Certamente non si può fare con il fai da te, ma occorre rivolgersi ad una ditta specializzata. Sappiate che non è necessario rompere il pavimento oppure i muri, dato che i tubi radianti sono sistemati lungo la parte bassa del muro, e nascosti, appunto, dal battiscopa o zoccolino. Per farvi un’idea potete far partire il video in alto.

Quanto costa un impianto di riscaldamento a battiscopa?

Foto Shutterstock | Toyakisphoto

Se vi state chiedendo quanto costa un impianto di riscaldamento a battiscopa, diciamo che il prezzo finale dell’investimento dipende da diversi fattori. Non ultimo la città in cui è ubicata la casa. Ovviamente dovete considerare i materiali necessari, quindi i battiscopa veri e propri (e il prezzo cambia se sono in legno, in alluminio o PVC), ma anche collettore, centralina e termostato, oltre alla manodopera. Diciamo che in media il prezzo oscilla tra i 2000 e i 3000 euro per una casa di 100/120 mq

Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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Kati Irrente