Una novità relativa ai mutui fa ben sperare i cittadini che potrebbero ricevere un’agevolazione importante sotto forma di risarcimento.
La crescita legata ai mutui degli ultimi anni e, in particolare, quanto avvenuto per l’impennata dei tassi di interesse, ha destabilizzato l’economia di tutto il Paese.
Si è parlato con grande attenzione nel periodo recente di come questi tassi dovrebbero rientrare nei prossimi mesi ma adesso a fare luce nella vita degli italiani è la possibilità di ricevere un risarcimento su quanto pagato proprio nei mesi precedenti.
Risarcimento mutui per i cittadini: come ottenerlo
La Corte di Cassazione ha lanciato un’apertura importante per i clienti, annunciando che ci sono stati molti casi in cui sono state versate delle rate più imponenti di quanto effettivamente dovuto. Bisognerà quindi andare ad effettuare delle correzioni.
In particolare, coloro che hanno acceso un mutuo indicizzato al tasso Eurobond, con un tempo tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 potrebbero aver versato delle cifre superiori a quanto realmente dovuto.
Si parla di cifre piuttosto importanti, considerando un prestito da 100 mila euro, spetterebbero ben 7 mila euro, quindi non poco. Per capire cosa è accaduto però bisogna visualizzare la situazione nel complesso, considerando già quanto è stato detto dalla Commissione Europea Antitrust nel 2013. In tale indicazione venne evidenziato come c’erano state delle modifiche e delle alterazioni al tasso Eurobond, portando di conseguenza problemi sui mutui e sui prestiti a seguire. Vennero multate le banche per il comportamento, nel 2023 è arrivata una nuova sentenza.
Possono fare rimborso coloro che si trovano tra i soggetti che hanno subito queste alterazioni, andando a pagare una cifra errata. Si può ricorrere all’aiuto delle associazioni di categoria come Federcontribuenti, Aeci, Codici e simili. Sui vari siti internet ci sono dei moduli appositi che possono essere compilati e inviati, chiunque abbia sottoscritto un contratto con mutuo o leasing tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 può farlo senza problemi.
L’alterazione è stata accertata a tutti gli effetti, alcuni contratti oltre i 10 anno sono prescritti, quindi bisogna esaminare le singole casistiche per capire cosa fare e se è possibile procedere. Le azioni collettive in questo senso sono la strada migliore perché permette di ottenere una risoluzione più veloce del problema. In questo modo è possibile anche minimizzare l’impatto per via delle spese legali che hanno un peso importante da non sottovalutare soprattutto per chi si trova a dover ricevere importi minimi, su cui sarebbe troppo gravoso dover inserire anche le spese per intentare una causa.