I costi di riparazione della caldaia sono a carico del proprietario o dell’inquilino dell’immobile? La legge offre la risposta.
L’acquisto di una casa di proprietà è un sogno irraggiungibile per tantissimi italiani. Il costo degli immobili è sempre stato alto ma negli ultimi anni l’inflazione ha causato un ulteriore aumento, inoltre la crisi economica che ormai viviamo da 4 anni ha generato problematiche lavorative e ulteriore deterioramento del potere d’acquisto.
A questi fattori va aggiunta l’atavica instabilità del mercato del lavoro, una problematica che nemmeno l’attuale governo è riuscito a ridurre, retribuzioni medie al di sotto della soglia europea e il veto delle banche a concedere mutui a persone che non possono offrire ampie garanzie di pagamento, anche se molto giovani.
Tutto questo quadro sociale complesso e drammatico spinge tantissimi italiani a ricorrere all’affitto di appartamenti e dunque al dover vivere in maniera precaria non solo dal punto di vista lavorativo. L’affitto costringe l’inquilino ad una spesa fissa a fondo perduto, visto che – salvo specifiche clausole contrattuali – non fornisce la possibilità di acquistare l’immobile con il passare del tempo. A questa spesa vanno poi aggiunge quelle di manutenzione, sulle quali ci sono spesso conflitti tra proprietario e locatario.
I contratti d’affitto sono ampiamente regolamentati e ogni spesa di manutenzione è equamente suddivisa tra il locatario e il locatore. Se vi state chiedendo se la spesa per la riparazione della caldaia di casa spetti a voi o al proprietario dell’immobile la risposta breve è dipende dal lavoro di manutenzione necessario.
Riparazione caldaia: a chi spetta la spesa tra locatore e locatario?
Sebbene la legge non definisce nel dettaglio la spesa riguardante la caldaia, l’articolo che dispone le responsabilità di manutenzione è lasciato opportunamente generico per comprendere tutte le spese quotidiane e quelle straordinarie. Il principio di base, infatti, è che le spese straordinarie, ovvero quelle che richiedono un’opera di ristrutturazione o di sostituzione di un impianto spettino al proprietario, mentre quelle ordinarie e di poco conto, come la riparazione o la sostituzione di un pezzo della caldaia, spettino all’affittuario.
Ecco cosa dice precisamente l’articolo 1576 del Codice Civile: “Tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore”. Insomma tutte le riparazioni necessarie spettano al proprietario, ad eccezione di quelle minoritarie, infatti si legge per maggiore chiarezza: “Quelle dipendenti da deterioramenti prodotti dall’uso e non quelle dipendenti da vetustà o da caso fortuito”.
