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Riciclare i tessuti in soli 15 minuti: un processo innovativo che rappresenta un grosso cambiamento

C’è un processo chimico inventato da poco che richiede solo pochi minuti e permette di riciclare i vecchi tessuti.

Il tema del riciclo tessile è importante quanto il recupero della carta e del vetro, anche se di solito passa in secondo piano. Se i vestiti che non vanno più bene sono ancora in buone condizioni infatti di solito si cerca di venderli online o di donarli alle organizzazioni di beneficenza. Quando però i capi ormai sono strappati, ingialliti o rovinati non resta che gettarli via.

A questo punto il destino dei tessuti finisce di solito con l’arrivo in discarica o con il passaggio nell’inceneritore per essere bruciati. Ancora oggi si riesce a recuperare solo l’1% della fibra tessile dei vestiti buttati, una tendenza che a lungo termine risulterà insostenibile per il pianeta. Ecco perché il mondo scientifico ha deciso di mettersi al lavoro per trovare una soluzione.

In particolare ad essersi prodigati sono gli ingegneri dell’Università del Delaware, che hanno trovato un sistema innovativo e rapido per recuperare le fibre dei vestiti. Al momento la loro tecnica risulta ancora costosa per essere usata a livello industriale ma grazie a delle borse di studio rilasciate appositamente potrebbe presto migliorare.

La nuova tecnica per riciclare i tessuti

Il processo messo a punto nel Delaware ha preso come materiale di partenza dei vestiti in fibra mista. Contenevano infatti cotone, nylon e poliestere, una fibra sintetica molto resistente. Al momento in commercio il 15% dei vestiti in questo materiale è costituito da materiale riciclato. Per il nylon invece le tecniche esistenti sono già ottime, tanto che si punta all’impatto zero.

Il nuovo processo permette di riciclare in modo efficiente il poliestere.  – (designmag.it)

Il processo è di tipo chimico, ossia utilizza un solvente per spezzare i legami del poliestere con le altre fibre. Il tutto senza intaccare né il cotone né il nylon, che rimangono a loro volta integri. Per catalizzare la reazione si utilizza l’energia delle microonde e si aggiunge al solvente dell’ossido di zinco. Il tempo richiesto dal processo è di appena un quarto d’ora.

Si tratta di un traguardo notevole considerando che i metodi usati attualmente per il recupero di questa fibra sintetica durano quattro volte tanto. Il merito è da attribuire all’uso delle microonde, che consentono anche un buon risparmio energetico. La reazione chimica restituisce un prodotto chiamato BHET, che si può usare per ottenere poliestere riciclato.

La strada per riciclare i tessuti in fibra mista risulta quindi aperta anche se ci saranno diverse migliorie da fare. Uno dei difetti su cui i ricercatori si ripromettono di sistemare è la degradazione del nylon che si verifica durante la reazione.

Nausicaa Tecchio

Laureata in Biologia Evoluzionistica, ho iniziato a scrivere come redattore all'interno di un blog universitario di attualità, per poi farne una professione parallela. Nel privato scrivo racconti thriller ispirati a casi di cronaca reale, uno dei quali è stato pubblicato nell'antologia "Racconti nella Rete 2023". Lavoro anche come tutor didattico per gli studenti delle superiori e dell'Università, che seguo nelle materie di Matematica, Biologia e Chimica.

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