Ricavare una porta o una finestra da una parete è condizione necessaria per molti ma non sempre è possibile dal punto di vista legale.
Molti hanno l’esigenza, durante i lavori, di dover modificare l’assetto dell’immobile, magari per creare un nuovo punto luce o una porta che garantisca una migliore suddivisione dello spazio abitativo. Questo è chiaramente possibile ma ci sono dei limiti imposti anche dalla sicurezza necessaria che bisogna rispettare.
Aprire un varco, anche se minimo, in uno spazio in cui vi è una struttura portante per l’immobile, potrebbe determinare sicuramente uno sbilanciamento pericoloso degli spazi e quindi di quelli che sono gli elementi a sostegno della casa stessa. Per questo non bisogna mai eseguire lavori di questo tipo senza aver chiesto ad un tecnico se sono fattibili e senza seguire l’iter burocratico necessario.
Ricavare una porta o finestra nel muro di casa: cosa dice la legge
La prima distinzione che bisogna fare è quella che riguarda l’apertura di elementi verso l’esterno quindi ad esempio una finestra e quelli che sono gli interventi interni, quindi la creazione di una porta tra due spazi. Avere un punto di luce e d’aria può essere molto utile in tanti contesti, quindi non è una cosa strana, ma una richiesta del tutto comune.
In primo luogo bisogna considerare che andare a trasformare la morfologia di un ambiente e quindi nello specifico quella che è la planimetria, ovvero i documenti che sono registrati al catasto, che si tratti dell’apertura di un vano o di un lavoro particolare come lo spostamento di una porta, richiede sia una valutazione pratica quindi l’esigenza di dover fare tutta la burocrazia del caso ma anche comprendere effettivamente se questo sia possibile.
Nella ristrutturazione si può intervenire andando ad ampliare l’apertura oppure semplicemente modificandone proprio il posizionamento. Aprire una finestra o una posta, spostarla, comporta anche delle variazioni strutturali degne di nota. La prima cosa che occorre capire è se quel muro sia portante o meno, se infatti è il sostegno della casa è chiaro che non va toccato mai. Per fare questo tipo di lavoro serve la SCIA che va richiesta direttamente al Comune, questa garantisce la conformità del lavoro. Se invece il muro non è portante, allora si richiede la CILA che comunica l’attività relativa.
La procedura è sicuramente articolata ma necessaria e obbligatoria, anche quando si pensa di fare solo piccole modifiche strutturali queste possono inficiare l’intero palazzo, ed è giusto prenderne atto.