Restituzione Superbonus con maggiorazioni ed interessi fino al 200%: 8 anni di tempo per i controlli dell’Agenzia delle Entrate 

L’Agenzia delle Entrate ha reso noti i tempi complessivi per le procedure di controllo relative al Superbonus: ecco i dettagli.

Otto anni: è questa la finestra temporale che l’Agenzia delle Entrate ritiene necessaria per poter effettuare i dovuti controlli di tutte le procedure attivate ed effettuate in Italia in ambito di Superbonus 110%. Nello specifico, il periodo complessivo di otto lustri servirà per verificare la correttezza e legittimità di tutti i documenti prodotti ed esibiti che hanno condotto all’ottenimento del beneficio economico.

E, come reso noto dall’Agenzia, in caso di emersione di omissioni, errori e/o di elementi documentali ritenuti privi di idoneità, ecco che scatteranno le sanzioni. Le quali potranno giungere, nei casi in assoluto più gravi, finanche alla dichiarazione di illegittimità dell’ottenimento del beneficio, con obbligo di restituzione dell’importo ottenuto e maggiorato con sanzioni ed interessi che possono raggiungere la soglia massima del 200%.

In particolare, l’Agenzia si impegnerà a verificare due aspetti specifici: la cessione del credito e lo sconto in fattura. A propria discrezione, inoltre, potrà procedere anche con il coinvolgimento dei cessionari coinvolti nell’acquisto del credito d’imposta e dei fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura, in modo da verificare eventuali concorsi nelle circostanze di violazione. Cosa fare dunque per scampare il rischio che ciò accada?

La documentazione da conservare ed esibire in caso di richiesta da parte dell’Agenzia

Già nel 2020, attraverso la circolare numero 24, l’Agenzia delle Entrate aveva chiarito puntualmente la documentazione da conservare e dunque da esibire in casi di accertamenti effettuati sul Superbonus 110%. Nello specifico, si tratta di quattro tipologie di documenti, a partire dalle fatture e dagli scontrini relativi alle spese sostenute nonché, per le persone fisiche, anche le ricevute dei bonifici bancari o postali effettuati.

Le verifiche dell'Agenzia delle Entrate sul Superbonus 110%: vediamo come avverranno
Le sanzioni e gli interessi in caso di violazione possono raggiungere la soglia massima del 200% (DesignMag.it)

Inoltre, per i conduttori/detentori dell’immobile, è necessario mantenere la documentazione relativa alla dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori espressa, e certificata per iscritto, dal legittimo proprietario. Ancora, in caso di opere effettuate su parti comuni degli edifici, occorre mantenere i documenti delle delibere assembleari nonchè dei millesimali relativi alla ripartizione delle spese sostenute.

Infine, in quanto alle opere effettuate per l’efficientamento energetico ed antisismico, i beneficiari del Bonus sono tenuti a mantenere i documenti relativi all’asseverazione inviata all’ENEA (ovvero l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) degli interventi compiuti. Per maggiori approfondimenti e dettagli, è consigliabile consultare il sito web istituzionale dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi fisicamente presso un degli sportelli attivi sul territorio.

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