Hai sottoscritto un contratto di affitto ma qualcosa non va? In alcuni casi puoi rescinderlo subito. Vediamo nei dettagli.
Di norma i contratti di locazione hanno una durata di 8 anni: i classici 4+4 dove, dopo la prima scadenza, salvo comunicazione da una delle due parti, il rinnovo avviene in automatico. Solitamente se s’intende mettere fine al contratto prima della scadenza, è necessario fornire un preavviso di almeno 6 mesi o si perderà la quota di cauzione data in anticipo.
Ma la vita spesso è molto diversa da come l’avevamo programmata: può stupirci in meglio oppure in peggio. Gli imprevisti sono all’ordine del giorno e le sorprese . brutte o belle – anche. Che fare se, improvvisamente, si deve cambiare casa per ragioni di qualsiasi tipo?
L’inquilino è sempre “costretto” a restare nell’immobile per tutta la durata prevista dal contratto o ci sono situazioni in cui un contratto di affitto si può rescindere subito? La legge prevede casi in cui il recesso possa essere immediato ma si tratta di situazioni particolari che bisogna conoscere bene.
Vivi in affitto? In questi casi puoi rescindere subito il contratto
Sei appena entrato nella casa nuova ma ti accorgi che qualcosa non va? Oppure ricevi una notizia importante e devi lasciare subito il tuo nuovo appartamento? In alcuni casi la legge ti permette di rescindere subito il contratto.
La legge italiana riconosce all’inquilino il diritto di recesso per motivi gravi. Tale facoltà è prevista anche nel caso in cui sia espressamente vietata dal contratto di locazione. Per rescindere subito un contratto di affitto, l’inquilino dovrà inviare una PEC o una raccomandata con avviso di ritorno ed è indispensabile puntualizzare esplicitamente i gravi motivi che hanno portato a tale decisione. Se non vengono esplicitati allora la comunicazione di recesso non è da ritenersi valida.
Tuttavia, è necessario comunque inviare comunicazione almeno con 6 mesi di anticipo e durante tale periodo l’inquilino dovrà continuare a pagare regolarmente il canone di locazione. Ma quali sono questi “gravi motivi” che danno diritto al recesso immediato? Deve trattarsi di una delle seguenti situazioni:
- cause indipendenti dalla volontà dell’inquilino e di cui non era a conoscenza nel momento in cui ha firmato il contratto di locazione;
- problemi di salute sopraggiunti all’improvviso e di carattere non transitorio;
- improvvisa malattia di un familiare che renda necessario il trasferimento;
- cambiamento repentino della situazione economica tale da rendere impossibile il regolare pagamento dell’affitto;
- trasferimento per motivi di lavoro.
Talvolta, però, le ragioni del recesso possono non dipendere dall’inquilino ma dall’immobile stesso oppure dai vicini di casa. La legge prevede il diritto di recesso anche qualora l’immobile presenti gravi problemi che non erano visibili e che non erano stati comunicati e che rendono impossibile al soggetto vivere lì in sicurezza. Anche vicini molesti e molto rumorosi rientrano tra i “motivi gravi” che danno diritto al recesso prima della scadenza del contratto.
La legge riconosce il diritto di recesso solo all’inquilino e non al proprietario di casa il quale, però, ha la facoltà di non rinnovare il contratto di affitto dopo la prima scadenza.