[galleria id=”5051″]E’ stato l’architetto italiano Renzo Piano a prendere l’incarico di una non facile espansione degli spazi dell’ Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, fondata nel 1903 da una mecenate e collezionista d’arte antica. Il nuovo edificio, inaugurato di recente, è collegato con il “Palazzo” esistente da una passerella trasparente, e ospita, oltre che le sale espositive , anche un caffè, appartamenti per artisti, sala da concerto. L’obbiettivo del progetto non è tanto quello di incrementare il numero di presenze, ma di accrescere l’esperienza sensoriale dei visitatori assidui. Infatti l’IGM di Boston appartiene a quelle rare dimore-museo del mondo, quali se ne trovano in Italia a Milano o Venezia.
Infatti, quest’edificio storico è realizzato sul modello dei palazzi rinascimentali italiani veneziani ed è uno scrigno d’arte, ospitando opere d’arte, manufatti e disegni architettonici europei ed americani della sua fondatrice.
Si tratta del secondo intervento statunitense di Renzo Piano negli ultimi mesi, dopo il caso di Los Angeles anche se adesso si tratta della sola estensione del museo esistente, che dispone di un atrio di vetro con l’accesso e la biglietteria, creando una serie di serre e di viste ai giardini museali, offrendo anche una bella esperienza della natura oltre che dell’arte. Anche qui torna l’architettura italiana storica, in cui spazi pubblici e privati s’intersecano continuamente.
La nuova ala ospita una Special Exhibition Gallery oltre ai servizi dedicati al visitatore, consentendo così di lasciare la zona dei restauri nell’edificio storico.
C’è anche un living Room, che pone il visitatore a suo agio in un interior design dai comodi divani e sedie, con tavoli di lettura e piante, creando così un’area intima e confortevole.