Reddito energetico 2023 stanziato dal governo: scopriamo di cosa si tratta, a chi spetta e come procedere per fare richiesta.
Tramite un decreto firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Fratin, il Governo stanzia per il biennio 2024/2025 complessivamente 200 milioni di Euro per sostenere le famiglie ad installare pannelli solari. In questo molto, oltre a ridurre le emissioni di CO2 a beneficio e tutela dell’ambiente, le famiglie italiane potranno anche risparmiare sulle bollette energetiche.
O meglio dire: alcune famiglie. Perché la manovra, battezzata Fondo Nazionale Reddito Energetico, è dedicata a nuclei famigliari che versano in condizioni di necessità. Ed il Fondo – previsto dalla delibera CIPE del 17 Marzo 2020 ed ora sbloccato – ha la possibilità di essere anche ulteriormente incrementato, attraverso un versamento di tipo volontario effettuato da Regioni, Province, amministrazioni centrali, organizzazioni pubbliche e attività no-profit.
La gestione del Fondo è stata data in capo e responsabilità del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, società per azioni interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano. Da un punto di vista prettamente tecnico, gli impianti dovranno avere un potenza nominale tra i 2 ed i 6 Kw ed essere installati su aree di cui il beneficiario risulti titolare effettivo di un diritto reale.
Chi può ottenere questo reddito energetico e quali sono le Regioni maggiormente coinvolte
Per poter accedere al finanziamento in conto capitale, ovvero a fondo perduto, le famiglie interessate dovranno dimostrate di avere un ISEE inferiore ai 15.000 Euro oppure ai 30.000 Euro se i figli a carico risultano almeno 4. Il che, in base ai dati ISTAT ad ora in possesso, porta alla previsione di una spesa delle risorse che, per i quattro quinti del totale, avverrà con ogni probabilità nel Mezzogiorno italiano.
Le Regioni maggiormente interessate dalla manovra, infatti, risultano essere le grandi isole di Sicilia e Sardegna, l’Abruzzo, il Molise, la Basilicata, la Campania, la Puglia e la Calabria. Ed ancora considerando i dati forniti dall’ISTAT, è interessante valutare che ad oggi l’intera penisola annoveri in condizioni di povertà energetica l’8,9% delle famiglie italiane, ovvero quasi una famiglia su 10.
Con il Fondo, quindi, si punta a consentire alle famiglie beneficiarie di arrivare a risparmiare fino al 75% dei costi in bolletta relativi all’energia, perseguendo – come sottilineato anche dal Ministro Fratin – “un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale”. Per maggiori informazioni ed approfondimenti, è consigliabile visitare il sito web istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.