Non sempre i mobili di Ikea sono economici. La dimostrazione, questo pezzo vintage ormai diventato da collezione e venduto a prezzo esorbitante.
Ikea la conosciamo per essere quella azienda di origine svedese famosa per le Huvudroll, le rinomate polpette di carne, ma soprattutto e ovviamente per essere diventata un punto di riferimento nel settore dell’arredamento low cost.
Quello che non tutti sanno è che non sempre i mobili del colosso svedese sono così economici. C’è un fenomeno molto condiviso nelle aziende del settore low cost, non soltanto dell’arredamento ma anche della moda ad esempio, ed è quello di collaborare di tanto in tanto con firme d’eccellenza del settore di riferimento. Lo è stato, per esempio, la collezione Balmain per H&M di qualche anno fa una delle più apprezzate e lo è stato negli anni anche per Ikea che ha collaborato negli anni con designer di spessore. Proprio gli arredi nati da queste collaborazioni valgono oggi migliaia di euro.
Mobili Ikea diventati pezzi da collezione
Ikea ha una storia lunghissima, che vanta più di 70 anni, il che vuol dire che ci sono settant’anni di collezioni a disposizione del mercato e come lo stesso mercato ci insegna, più un prodotto è vecchio, vintage, più vale anche quando a firmarlo non un guru del settore. Così a seconda che li si acquisti in aste specializzate o su siti che rivendono mobili antichi, i prodotti Ikea possono arrivare anche a cifre esorbitanti che superano i 50mila euro.
Non sempre, come si accennava, per diventare da collezione un mobile deve avere la firma di un grande designer; ce ne sono alcuni che semplicemente sono diventati iconici, introvabili perché finiti fuori produzione e di conseguenza, come le leggi di mercato insegnano, pezzi da collezione pagati profumatamente.
L’esempio più lampante viene proprio da una produzione tutta interna ad Ikea. Gillis Lundgren è un nome che a molti potrebbe non dire assolutamente nulla eppure tutti noi conosciamo la sua creatura più famosa; entrato in Ikea nel 1953 come disegnatore tecnico, Lundgren è il papà della famosissima Billy, la libreria che dal 1979, anno in cii è stata lanciata sul mercato, resta uno dei pezzi forti del colosso.
Tuttavia non è questo il prodotto che porta la sua firma e che oggi è rivenduto a cifre stratosferiche. Sua, infatti, è anche la poltrona IMPALA lanciata nel 1972; venduta ad una cifra iniziale che corrisponde ai 37 euro di oggi, la poltrona non più sul mercato se non quello vintage dove arriva a costare anche 2.300 euro. Un notevole differenza di prezzo determinata proprio dall’iconicità della poltrona e dall’essere introvabile. Un vero pezzo da collezione marcato Ikea.
