In casa è facile trascurare dei segnali che indicano la presenza di un problema grave, ma se li vedi dovresti agire subito.
L’ambiente domestico è il posto dove dovremmo sentirci più a nostro agio oltre che al sicuro. Ma anche la propria casa come ogni altro edificio ha bisogno della giusta manutenzione per evitare che si creino le condizioni per un incidente. Un guasto a un elettrodomestico, una perdita o una finestra rotta infatti diventano pericolosi se la loro riparazione si rimanda troppo a lungo.
Una delle parti di un’abitazione che richiede maggiore attenzione è l’impianto elettrico, per quanto moderno e sicuro possa sembrare. Un problema di isolamento ad esempio può causare un cortocircuito e far mancare la corrente. Invece sovraccarico può portare a usurare in fretta i cavi e le guarnizioni, che inizieranno così a disperdere la corrente.
I piccoli guasti che possono presentarsi di solito si risolvono sostituendo alcune componenti ma lasciando l’impianto elettrico originario. In alcuni casi però può capitare di dover valutare di rifarlo da zero perché gli interventi di sostituzione sarebbero comunque molto estesi. Per capire se questo lavoro sia necessario o meno ci sono delle spie d’allarme precise a cui fare attenzione.
Quando conviene rifare l’impianto elettrico
I cavi e le prese di un impianto datato o usurato danno segni di cedimento che per un elettricista sono evidenti. Uno dei più gravi sono le scintille emesse da una presa quando si collega o scollega la spina di un apparecchio. A volta si può anche sentire odore di plastica bruciata stando vicino alle prese più danneggiate, perché finiscono per surriscaldarsi e fondere.
Un impianto non più efficiente tende a disperdere la corrente e a non trasferirla bene agli elettrodomestici. Per questo se si nota che più di un apparecchio inizia a non funzionare bene, spegnendosi o andando a scatti, è il caso di ipotizzare che il danno sia nei cavi. Nel caso dei computer o degli smart speaker tendono a bloccarsi spesso e senza motivo apparente.
A livello del sistema di illuminazione non è raro assistere al cosiddetto “effetto flicker” delle luci. Quando la tensione della corrente è discontinua infatti le lampade tendono a lampeggiare, a volte in modo appena percettibile altre volte più evidente. Anche in questo caso se è una lampadina sola può essere che sia da cambiare, mentre se sono tante è il caso di approfondire.
Un impianto elettrico si considera obsoleto quando trascorrono almeno trent’anni dalla sua realizzazione. In caso emergano i segnali sopra citati può rendersi necessario cambiarlo anche prima, ma si tratta di un lavoro lungo. Spesso per sostituire i cavi occorre demolire parte dei muri, affidandosi a un’impresa edile e a un elettricista qualificato.
