Avete presente quando si dice che il vino più invecchia e più è buono? In pochi sanno che proprio dal vino nasce una delle parole più famose dei nostri anni: “vintage”. Il termine vintage deriva infatti dalla parola francese “vendange”, che si riferisce ai vini d’annata particolarmente pregiati.
Oggi il termine vintage è entrato nel nostro vocabolario quotidiano, e si riferisce principalmente ad oggetti di anni o epoche passati, con particolare attenzione alla moda. Ciò significa che un oggetto “vecchio” o antico, può riprendere vita, essere riutilizzato o semplicemente tornare di moda; di conseguenza, questo oggetto tornerà ad avere mercato, e quindi un valore di vendita.
Gli oggetti vintage di valore
Il valore di un oggetto vintage determina quindi un mercato di compravendita interessante, soprattutto nel grande mondo degli appassionati e collezionisti. Non c’è limite in questo grande mondo del vintage: qualunque oggetto, soprattutto quelli che abbiamo accantonato e che non usiamo più, può rappresentare un piccolo tesoro in casa.
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Gli esperti di compravendita nel campo del vintage spiegano che un oggetto più è in buone condizioni e fedele all’originale (ad esempio, i giochi devono avere tutti i pezzi, trovarsi in condizioni ottimali e avere la confezione originale), più chiaramente avrà mercato; non meno importante è il livello di “introvabilità” del pezzo: ci sono oggetti talmente rari, che anche se non in perfette condizioni o completi, posso avere il loro mercato.
Tra gli oggetti attualmente più ricercati, secondo il web, ci sono Il GameBoy Color (dal valore di 1500 euro), SEGA DreamCast e Nintendo 1 con valore di 1.000 euro, Cartuccia Mario Kart 64 (2.000 euro), il walkman della Sony vale 400 euro, l’iPod 1 fino a 4000 euro; nel mondo dei cellulari, il famoso Nokia 3310 vale sui 130 euro, mentre l’iPhone 1 arriva al valore di 10 mila euro.
Non dimentichiamo il grande mercato di appassionati di numismatica, che ha portato all’aumento della ricerca di monete da collezione; anche le storiche Lire italiane godono di un buon mercato: la moneta con la “Spiga” di grano del 1947 può arrivare a valere 2 mila euro, e le Lire “Uva” coniate nel 1946 dopo la guerra, fino a 1700 euro. Tra gli Euro, gli appassionati vanno alla ricerca di pezzi commemorativi da collezione, come quello da 2 euro per il il 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma emesso nel 2007, che può valere dai 300 ai 500 euro.
Quindi è giunto il momento di controllare bene in casa o nella cantina e cercare di capire se abbiamo uno di questi oggetti di grande valore e magari la nostra giornata sarà migliore!