Stufa a pellet, i modelli che consentono un risparmio ancora maggiore. Vediamo insieme di quali si tratta.
La stagione del riscaldamento è appena cominciata, almeno su diverse province italiane e in numerosi comuni montani. Dunque per molti cittadini si ripropone il dilemma dell’impianto da preferire che consente un risparmio in termini energetici e di consumi. Certo la questione va affrontata per tempo, ma si possono comunque fare delle osservazioni valide in ogni caso.
Tra le opportunità offerte dal mercato spicca senza dubbio la stufa a pellet, un combustibile di origine vegetale derivante dalla lavorazione del legno. Questi impianti hanno avuto un notevole successo nella fase precedente la crisi energetica, ma successivamente i costi del combustibile sono cresciuti anche per queste stufe, complice un’impennata della richiesta su scala ora europea. Ora le cose sono di nuovo cambiate.
Stufa a pellet quale preferire per risparmiare ancora di più
Come accennato, questi impianti stanno avendo una nuova grande richiesta. La possibilità di avere diverse modelli sempre più performanti è certamente uno dei motivi, al quale si aggiunge un calo dei prezzi del combustibile, soprattutto se acquistato in grandi quantità per la stagione invernale.
Bisogna però fare alcune osservazione sui modelli disponibili. Ne esistono con rivestimenti in ferro, ghisa, ceramica, in mattone refrattario e pietra ollare con prezzi e efficienza diversa. Ma le stufe a pellet che offrono dei grandi vantaggi sono quelle con piano cottura e forno integrati. Si tratta di impianti che consentono di ridurre i costi, unendo alla funzione di riscaldamento la possibilità di cuocere le pietanze.
In alcuni modelli è associato anche il forno come detto. Si tratta di impianti sofisticati che consentono il controllo dei parametri di cottura (forno ventilato, statico, grill e così via) come la temperatura attraverso il pannello di controllo. Inoltre in molti casi queste stufe sono integrate al sistema di riscaldamento dell’intera casa, canalizzando e distribuendo l’aria calda mediante appositi ventilatori. È possibile inoltre produrre acqua calda sanitaria.
Si intuisce così che con un unico impianto si possono avere le funzione di riscaldamento, di produzione dell’acqua calda e di cottura dei cibi, con un evidente risparmio in termini energetici e di combustibile. Naturalmente i modelli più sofisticati offrono risultati migliori in termini di efficienza e riduzione dei consumi, ma necessitano di maggiore manutenzione.
Si tratta di impianti diversi dalle semplici stufe a legna o pellet, con componenti elettronici che necessitano un uso attento e una manutenzione quasi giornaliera. Senza considerare che i prezzi dei modelli più tecnologicamente avanzati sono molto elevati, fino a toccare e superare i 4.000 – 5.000 euro.