C’è un metodo per capire quanto esattamente bisognerebbe pagare di affitto sulla base dei propri guadagni. Ecco come non superare la cifra limite.
Quando si parla di affitto della casa talvolta si tende a ragionare superficialmente, sull’onda emotivo-emozionale legata al primo impatto con quello che potrebbe essere l’appartamento da scegliere. Rischiando però in tal modo di ritrovarsi in difficoltà qualora la somma da erogare mensilmente sia troppo elevata rispetto a quello che è il proprio reddito.
A tal proposito esiste un metodo per capire come calcolare l’importo limite e massimo da destinare all’affitto, in proporzione ai propri guadagni. Quello a cui facciamo riferimento è il calcolo della solvibilità, una regola che di per sé serve in primis a tutelare il proprietario dell’abitazione dal rischio di ritrovarsi senza il periodico pagamento da parte dell’inquilino.
Contratto di affitto, quale cifra limite da non superare? La formula da applicare per saperlo
Ma che è molto utile anche per chi è in cerca di casa e vuole capire quale sia l’importo massimo che potrà spendere. Del resto il calcolo della solvibilità è previsto anche dalle banche qualora ad esempio si richieda un prestito per acquistare un’auto: verrà richiesta dall’istituto di credito una garanzia mediante busta paga ed un contratto lavorativo solido. Anche per le case, allo scopo di tutelare l’ipoteca, verrà dunque richiesto al proprietario un contratto di affitto a garanzia.
Esiste una formula per effettuare il calcolo della solvibilità e l’affitto massimo che si potrà pagare. Essa prevede di dividere per tre lo stipendio netto: l’affitto dunque non dovrebbe superare un terzo dello stipendio netto. Nel caso in cui gli stipendi siano più di uno ovviamente il calcolo potrà essere ampliato includendoli tutti. Se due persone guadagnano una 2000 euro e l’altra 1500 euro al mese, risulteranno solvibili per un’abitazione un massimo di 1166 euro. L’affitto lordo andrà calcolato sommando all’affitto spese e posteggi moltiplicando poi l’importo ottenuto per tre.
Si otterrrà la massa salariale minima che un nucleo familiare dovrà possedere per poter ottenere in locazione l’appartamento. Se per fare un esempio si sceglie un affitto da 1000 euro al mese con 300 euro di spese e 70 di posteggio, lo stipendio del nucleo familiare non dovrà essere inferiore a 4110 euro. Nel caso degli affitti è sconsigliabile ‘trattare’ sul prezzo a meno che non vi siano valide motivazioni e, soprattutto, l’inquilino risulti solvibile. In questo caso alcuni proprietari potrebbero essere disposti a ridurre parzialmente il costo dell’affitto, altrimenti sarebbe preferibile cercare una soluzione più adatta alle proprie possibilità di spesa.