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Quanto costano i taxi in Italia? Città per città, dove si spende di più

Il decreto Asset, approvato lo scorso 5 ottobre, ha segnato una svolta significativa nel settore dei taxi, introducendo un aumento delle licenze.

L’intento é, di migliorare il servizio offerto ai cittadini. Tuttavia, questa novità potrebbe comportare anche un incremento dei prezzi per gli utenti, fenomeno che in alcune città italiane si sta già manifestando.

L’aumento dei costi è influenzato non solo dall’inflazione generale ma anche dall’incremento dei costi operativi per i servizi di taxi.

L’ultimo studio dell’autorità di regolamentazione dei trasporti

Secondo uno studio recente dell’Autorità di regolamentazione dei trasporti del 2023, pubblicato da Il Sole 24 Ore, è emersa una panoramica chiara sul costo medio delle corse in taxi nelle principali città italiane. Lo studio ha analizzato le tariffe applicate a una corsa standard per una sola persona senza bagaglio durante un giorno feriale alle 10 del mattino. Tra le città più care per una corsa di 5 chilometri figurano Ferrara (17,6 euro), Taranto (17,2 euro) e Torino (16,7 euro), mentre le più economiche risultano essere Padova (6,9 euro), Perugia (9,2 euro) e Bari (9,3 euro).

Taxi novità in vista (Designmag.it)

Nonostante l’aumento delle licenze rilasciate nel settore dei taxi nel 2024, i prezzi delle corse hanno subito un ulteriore incremento senza tuttavia portare a miglioramenti nella qualità del servizio offerto. In particolare a Milano si sono registrati aumenti significativi: la corsa da Milano a Malpensa è passata da 110 a 114 euro e quella da Milano per Orio al Serio da 122 a 128 euro. Anche Roma prevede bandi imminenti per l’acquisto di nuovi mezzi e possibili aumenti tariffari soprattutto verso gli aeroporti.

Il settore dei taxi sta vivendo una fase di profondo cambiamento grazie al decreto Asset che mira ad aumentare la competizione e migliorare il servizio agli utenti. Queste modifiche normative sono state introdotte dopo che l’Antitrust ha avviato indagini su presunte irregolarità nel settore. Sebbene ogni riforma comporti inevitabilmente degli oneri economici che ricadono sui cittadini, è fondamentale monitorare gli effetti reali che questi cambiamenti porteranno nella vita quotidiana degli utenti.

Sebbene questo articolo non includa un paragrafo finale – è chiaro come il mondo del trasporto urbano stia attraversando una fase critica dove innovazione e adeguamento alle nuove normative giocano ruoli chiave nello sviluppo futuro del settore. La sfida principale rimane quella di bilanciare efficacemente la necessità di modernizzare il servizio con la tutela degli interessi economici sia degli operatori che degli utenti finali.

Roberto Arciola

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Roberto Arciola