Gli italiani temono di scoprire quanto pagheranno per riscaldare casa il prossimo inverno. La spesa dipenderà dall’impianto a disposizione.
Gas, metano, pellet, le cifre che le famiglie spenderanno per stare al calduccio in casa mentre fuori le temperature saranno basse sono variabili in base al metodo di riscaldamento utilizzato. Chi ha abbracciato la transizione green potrà dormire sonni tranquilli. Per gli altri, invece, prevediamo molti incubi con protagonista la bolletta.
A breve le temperature caleranno e si dovranno accedere i riscaldamenti. Il calendario delle accensioni/spegnimento completo delle ore giornaliere in cui è ammesso avere i termosifoni accesi è già stato pubblicato. Ottobre sarà il mese di inizio per tanti Comuni ma le famiglie già tremano al pensiero soprattutto se hanno ancora una tradizionale caldaia a gas.
Parliamo di un numero importante di cittadini considerando che ad oggi il 75% del parco immobiliare è caratterizzato da casa in classe energetica G o F, le più energivore e poche rispettose dell’ambiente. Significa avere alti consumi e dunque bollette molto care. Tante famiglie, invece, hanno acquistato una stufa a pellet per riscaldare l’ambiente in modo più economico e altre ancora hanno scelto la pompa di calore. Le spese di riscaldamento, quindi, avranno importi molto differenti.
I costi per il riscaldamento in casa: le stime 2024/2025
Tra i metodi più economici per riscaldare casa c’è la pompa di calore. Un riscaldamento elettrico che non genera emissioni di gas serra diretti ed è a basso consumo. Si può risparmiare fino al 70% sui consumi legati al riscaldamento degli ambienti. La pompa di calore ha un consumo stimato tra 0,5 e 1 kWh. Chi paga l’energia 0,50 euro/kWh consumerà circa 4/8 kWh al giorno tenendo accesa la pompa otto ore. La caldaia a gas, invece, è il sistema di riscaldamento più diffuso ma anche quello più costoso. Per una casa unifamiliare di classe energetica media si spenderanno più di 2 mila euro all’anno.
Le stufe a pellet, invece, sono caldaie a biomassa come le stufe a legna. Il costo medio per riscaldare casa unifamiliare è di 2.130 euro. Si scende a 1.808 euro avendo scelto un impianto solare termico anche se questo non è un riscaldamento autonomo ma va associato ad un’altra forma di riscaldamento. Le cifre indicate sono solo stime che non tengono conto delle novità che interesseranno l’Italia nel 2025. Ci sono nuovi possibili scenari da valutare per l’addio al PUN – Prezzo Unico Nazionale – e il benvenuto al PUN zonale che potrebbe consentire una riduzione dei costi tenendo conto delle condizioni locali e garantendo maggiore efficienza e trasparenza.