Quanti colori puoi avere in una sola stanza prima che si inneschi l’effetto Arlecchino? Queste le regole dei designer da seguire sempre.
Qualcosa che esprime dentro casa la personalità di chi ci abita è il colore scelto per le pareti e le tinte che poi si aggiungono con i complementi d’arredo. Se ami il colore non sarà difficile trovare i tuoi preferiti. Il rischio però è quello di averne troppi e soprattutto in quantità sbilanciate.
I designer di interni per questo seguono alcuni principi quando consigliano i loro clienti. Alcuni consigli sono estremamente utili e validi e ti aiutano ad avere una casa armoniosa ma senza rinunciare al colore senza che assomigli allo studio di un pittore impazzito. Ecco i principi che dovresti sempre rispettare quando scegli i colori e soprattutto quando scegli quanti colori avere in casa.
Il design è in parte sensazione ma in parte segue delle regole che aiutano a trovare o a ritrovare armonia tra le parti. Se sei in cerca di idee su come decorare gli interni della tua casa, un elemento da tenere presente è il colore. E non solo quello dei muri. Tutto ciò che inserisci contribuisce a dare colore. Per questo esiste per esempio una regola fondamentale che tantissimi designer seguono.
Si tratta della regola 70 20 10. Queste sono, dovrebbero essere, le proporzioni visive tra le tinte. Dovresti avere, traducendo i numeri in espressione, una abbondante quantità di quello che è il tuo colore principale e poi due colori a completare e ad arricchire l’ambiente ma in quantità ridotte e soprattutto in quantità via via decrescente. Per decidere quali sono questi tre colori, tieni presente che di solito quello più ingombrante deve essere quello più neutro.
È il motivo per cui molto spesso le case hanno una generosa dose di pareti bianche o dipinte con tinte neutre equivalenti. Il secondo colore è uno dei due colori che devono essere disseminati tra mobili e complementi d’arredo. Il terzo colore, che di solito è quello più saturo e acceso, deve essere usato con estrema parsimonia per completare l’effetto senza rompere l’equilibrio visivo. Una alternativa a questa regola prevede di redistribuire parte delle proporzioni passando a 60 30 10.
Il principio non cambia. Se cerchi l’armonia dei colori in casa quello che devi fare è lavorare con le proporzioni. Nulla vieta di aggiungere altri tocchi di colore ma è chiaro che per avere l’effetto migliore devi essere organizzato. Un errore che però si fa per paura di avere troppi colori è scegliere variazioni sullo stesso tema.
Ma, se scegli di avere per esempio diversi toni di grigio o diversi toni di azzurro senza cambiare rischi di avere ambienti monotoni. Se il tuo colore preferito è uno usalo come accento principale e poi costruisci una palette che lo faccia risaltare. Nessuno dice che bisogna cominciare a scegliere le tinte da quella che deve occupare più spazio.