Quando si acquista un immobile è essenziale fare attenzione a molti dettagli, tra questi ovviamente il rogido rappresenta quello principale.
Comprare una casa è sicuramente un passaggio molto complesso, sia in termini burocratici che per quanto riguarda errori, omissioni e imprevisti che possono sorgere. Per questo è bene comprendere prima tutto ciò che potrebbe o meno accadere durante tutte le fasi dal compromesso iniziale al rogito fino alla vendita finale per evitare di trovarsi all’improvviso in condizioni spiacevoli, ad esempio con la casa occupata.
Questo passaggio va chiarito prima perché in corso d’opera altrimenti i problemi possono diventare molto gravosi, si potrebbe addirittura non avere accesso all’immobile che si sta acquistando e quindi è chiaro che risulterebbe una situazione non solo spiacevole in termini pratici ma anche molto difficile poi da risolvere.
Dettaglio del rogito: l’errore che ti costa caro
Un problema che può palesarsi quando si acquista un immobile è che il proprietario della casa scelga di non liberarla entro i termini concordati. A quel punto, quello che si può fare laddove si sia appunto gli acquirenti dello stesso è venire meno al concordato d’acquisto perché nel contratto preliminare viene fissato un termine quindi va rispettato in quanto parte del contratto stesso.
Un’altra opzione meno conosciuta è che la parte che adempie agli obblighi possa esigere anche un risarcimento del danno, ovviamente laddove riesca a dimostrate che questa omissione da parte del venditore abbia causato problemi (ad esempio dover continuare a pagare l’affitto in un altro immobile, oppure andare in un hotel o dover pagare un deposito per tenere i propri mobili). L’acquirente può anche scegliere di far scalare direttamente quanto dovuto in fase contrattuale, quindi confrontarsi direttamente con il notaio.
Come si legge sulle pagine di Dipiù ovviamente sono varie le strategie che si possono attuare, la cosa importante anche laddove ci si trovi nella condizione dell’acquirente dell’immobile che non può prendere possesso dello stesso, è bene valutare con attenzione quella migliore per le proprie esigenze prima di mandare tutto all’aria.
Quello che va specificato è che comunque alcune soluzioni possibili richiedono comunque il consenso del venditore. Sembra una contraddizione ma è così. Ovviamente l’acquirente può sempre rivolgersi al giudice affinché chi si trova a vendere esca dalla casa e offra l’accesso in tempo utile. Di fatto comunque si tratta di un inadempimento del venditore ed è per questo che si può esigere un risarcimento, anche integrale del danno.