Affittare un immobile a un cittadino straniero richiede attenzione e precisione nella gestione della documentazione.
Quando si decide dia affittare un immobile a un cittadino non appartenente all’Unione Europea richiede ai proprietari di fare attenzione a una serie di obblighi legali specifici, necessari per garantire il rispetto delle leggi italiane sull’immigrazione. Ignorare queste norme e non preparare la documentazione adeguata può mettere nei guai i locatori, con sanzioni in alcuni casi anche molto pesanti.
Chiaramente, stiamo parlando di affetto a soggetti stranieri provenienti da fuori l’Unione Europea. In questi casi, è necessaria una scrupolosa attenzione alle normative vigenti per evitare multe che possono variare da 160 a 1.100 euro. Il proprietario dell’immobile ha l’obbligo di segnalare l’alloggio fornito all’autorità di pubblica sicurezza locale entro 48 ore dall’ingresso dell’ospite straniero nell’abitazione.
Casa in affitto a persone straniere? I documenti necessari sono facilmente reperibili
Nel momento in cui si accoglie in casa propria un cittadino extra-UE, il primo passo fondamentale è la notifica all’Autorità locale di pubblica sicurezza, come previsto dall’articolo 7 del D.L 286/1998. Questa comunicazione deve essere effettuata entro 48 ore dall’arrivo dell’ospite e può essere presentata personalmente alla Questura o tramite gli uffici della Polizia municipale. È necessario compilare una Dichiarazione di ospitalità, il cui modulo è reperibile sul sito della Polizia di Stato o presso gli uffici competenti.
Alla dichiarazione di ospitalità vanno allegati:
- Copia del passaporto o del permesso di soggiorno in corso di validità dell’ospite straniero.
- Documentazione che comprovi il legittimo godimento dell’immobile da parte del locatario, come il contratto di locazione.
- Copia del proprio documento di identità.
- Copia del contratto di locazione che attesti il diritto di godimento dell’immobile.
È inoltre raccomandabile (e in alcuni casi anche obbligatorio) includere ulteriori documenti relativi alla proprietà come la certificazione di agibilità e destinazione d’uso, essenziali per dimostrare che l’immobile è adatto all’abitazione.
Il contratto di locazione deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla sua stipula. Anche se la legge non richiede che la ricevuta di registrazione sia allegata alla notifica di ospitalità, è fondamentale conservare tale documento come prova del rispetto delle procedure fiscali.
Dopo aver inviato la documentazione richiesta, è importante conservare tutte le ricevute di protocollazione o di ritorno, in caso di invio tramite raccomandata o PEC. In caso di controllo, queste serviranno da prova del rispetto dei termini legali per la comunicazione dell’alloggio a stranieri.