La scelta della misura del piatto doccia deve essere oculata. Nulla va lasciato al caso prima dell’acquisto per non rischiare pentimenti.
Nella ristrutturazione di un bagno la scelta del posizionamento della doccia e della grandezza è fondamentale per dare all’ambiente il giusto spazio e la la corretta funzionalità. Vediamo quali sono i numerosi aspetti da considerare.
Ci vuole molto coraggio per intraprendere una ristrutturazione del bagno. Eppure arriva il momento in cui non si può più rimandare. Il bagno è un ambiente intimo, rilassante e non può avere muffa al soffitto o sanitari rovinati dal calcare e dall’usura del tempo. Solitamente ogni venti anni la stanza deve essere rinnovata. I costi sono importanti, si va dai 4.500 euro per 5 metri quadrati ai 7 mila euro per un bagno più grande.
La scelta dei materiali inciderà sulla spesa finale e sul risultato che si otterrà. In commercio c’è tantissima varietà di prodotti. Volendo ristrutturare un bagno (basta meno di una settimana) in chiave moderna le soluzioni sono numerose e ognuno potrà ricreare lo stile preferito. Va molto di moda quello scandinavo, ad esempio, mentre sono cool i bagni con docce in pietra o vasca idromassaggio. Le decisioni da prendere sono tante. Il piatto doccia, ad esempio, quando deve essere grande?
Piatto doccia, cosa sapere prima della scelta
Sul mercato ci sono diverse forme, dimensioni e caratteristiche in relazione al box doccia. Tra le forme più comuni il box con piatto ad angolo quadrato o rettangolare. Si può installare nell’angolo del bagno in modo tale da ottimizzare lo spazio. Solitamente ha due pareti fisse e una porta scorrevole o a battente e le misure comuni sono 80×80 o 90×90 se quadrati, 70×90, 80×100 e 90×120 se rettangolari.
Meno frequenti i piatti semicircolari ideali per bagni di piccole dimensioni. Le misure più comuni sono 80×80, 90×90, 75×75, 70×90. Un’altra soluzione con porta doccia scorrevole o a battente tra due pareti esistenti è ideale in caso di una nicchia in cui collocare la doccia. Non ci sono dimensioni standard perché dipenderanno dalla larghezza delle nicchia stessa. In genere vanno dai 60 cm ai 2 metri.
Tra le soluzioni più di moda , poi, c’è la parete walk-in. Non c’è porta né gradino che divide piatto doccia dal pavimento. C’è una parete fissa che delimita la zona doccia e le dimensioni sono variabili, dai 70 cm e 140 cm. Per scegliere le dimensioni giuste occorrerà valutare lo spazio disponibile, il numero di persone che useranno la doccia, l’accessibilità e le preferenze personali in termini di comodità e funzionalità.