Ogni quanto lavare gli asciugamani? A questa domanda che attanaglia da decenni moltissime persone, i microbiologi hanno dato una risposta.
Quante volte ci siamo trovati a guardare i nostri asciugamani pensando se sia giunto o meno il momento del lavaggio? Questa condizione è molto comune, specialmente quando i termosifoni sono spenti o in bagni chiusi dove questi rimangono umidi per diverso tempo.
Tuttavia, non è solo una questione di umidità che favorisce la proliferazione di batteri – anche se questo è degno di nota – ma anche di accumuli di polvere e pelle morta che si accumula quotidianamente su di essi. Il risultato è, oltre che sgradevole, la formazione di infezioni proprio a causa di essi.
Per questo motivo la frequenza di lavaggio, nonché la giusta cura degli asciugamani, merita una certa attenzione. A tal proposito, diversi esperti ci danno alcune indicazioni non solo per mantenere l’igiene collettiva, ma anche per avere un quadro chiaro sulla situazione per evitare di trovarci H24 ad azionare lavatrici.
Ogni quanto andrebbero lavati gli asciugamani
La frequenza con cui lavare gli asciugamani è una questione che non andrebbe presa sotto gamba per la nostra igiene quotidiana. Questi accessori, infatti, sono tra gli oggetti che usiamo più frequentemente: non solo dopo la doccia, ma anche per asciugarci le mani, il viso o per pulire superfici. Ogni utilizzo comporta l’assorbimento di sudore, residui di pelle morta, polvere, e spesso anche di prodotti cosmetici. Tutti fattori, questi, che creano un ambiente ideale per la proliferazione di batteri e germi.
Gli esperti raccomandano di lavare gli asciugamani dopo il terzo utilizzo. Questo perché, dopo un certo numero di impieghi, i batteri iniziano a moltiplicarsi rapidamente, soprattutto in presenza di umidità.
Quando si lasciano gli asciugamani bagnati o umidi per troppo tempo, l’ambiente caldo e umido diventa perfetto per i microrganismi, e il rischio di infezioni cutanee, come quelle causate da Staphylococcus aureus, aumenta. La formazione di cattivi odori è, per esempio, un importante segnale che gli asciugamani stanno accumulando più di quanto dovrebbero.
Per mantenere l’igiene e prevenire la proliferazione dei batteri, è fondamentale non solo stabilire una giusta frequenza di lavaggio, ma anche seguire alcuni accorgimenti. Innanzitutto, mai lasciare gli asciugamani sul pavimento o ammucchiarli, in quanto ciò ne facilita l’assorbimento di sporco e umidità.
Inoltre, evitare di miscelarli con altri indumenti durante il lavaggio: gli asciugamani devono essere lavati separatamente, per evitare che i batteri si diffondano ad altri tessuti. Sarebbe meglio usare acqua calda (a 60°C se possibile), poiché la temperatura elevata aiuta a eliminare i batteri e i germi in modo più efficace.
Un altro trucco per mantenere gli asciugamani freschi e igienizzati è alternare l’uso dell’ammorbidente con l’aceto durante il lavaggio. Dal canto suo, l’aceto aiuta a rimuovere eventuali residui di detersivo e ne migliora l’azione igienizzante, mentre l’ammorbidente dona morbidezza senza compromettere l’efficacia del lavaggio.
Infine, ma spesso sottovalutato, è importante non condividere gli asciugamani, specialmente in famiglia o con amici, per evitare di trasferire germi da una persona all’altra.