Ci sono alcune condizioni nelle quali è possibile non pagare l’amministratore di condominio che non fa bene il suo lavoro. Scopriamo i dettagli.
Chi abita in un condominio deve sapere che ci sono delle situazioni in cui è possibile non pagare l’amministratore se questo è stato negligente e non ha svolto bene il suo lavoro in base alla legge. Ma quando, di preciso, i proprietari di casa possono non pagare il capo condomino inadempiente? Lo vediamo di seguito.
Ogni professionista che sia stato nominato come amministratore di condominio ha degli obblighi e dei compiti che deve svolgere per poter essere retribuito per la prestazione. Ma se il capo condomino non fa il suo dovere e i condomini sono insoddisfatti del suo operato possono non pagare. Scopriamo maggiori dettagli.
Quando si può non pagare l’amministratore di condominio
I proprietari di casa che non sono soddisfatti del lavoro svolto dall’amministratore di condominio possono non pagarlo senza incorrere in problemi legali. Questo è, in sostanza, un loro diritto, perché l’amministratore deve rispettare alcune regole ben precise e non deve essere inadempiente.
Qualsiasi amministratore di condominio deve adempiere agli obblighi di legge. Prima di tutto deve essere presente e interessarsi dei problemi condominiali, deve convocare regolarmente l’assemblea dei condomini almeno una volta all’anno. E poi deve tenere con estrema cura la contabilità riguardante le spese del condominio e non deve comunicare in ritardo informazioni importanti. Ma non solo.
Tra i doveri di ogni amministratore di condominio c’è anche la verifica del rispetto del regolamento di condominio e l’esecuzione delle delibere dell’assemblea, ma deve anche vigilare sull’uso dei beni e dei servizi comuni. Di certo deve fare in modo di riscuotere le quote condominiali e deve custodire tutti i registri per poter rendere conto della sua attività.
Non ultimo deve presentare la dichiarazione dei redditi per conto del condominio ed eventualmente partecipare ai corsi di aggiornamento professionale. Se il capo condomino viene meno ai suoi obblighi non solo si può non pagarlo ma anche licenziarlo in tronco senza pagargli alcun risarcimento per giusta causa (qui per sapere quanto guadagna un amministratore di condominio).
Recentemente il Tribunale di Milano (sentenza n. 734/2020) ha stabilito che è possibile non pagare l’amministratore del condominio se questo è inadempiente in relazione alla tenuta dei conti e, nello specifico, della rendicontazione indicanti le esatte somme delle entrate e delle uscite ed eventuali lavori per cui reclama un credito.
In sostanza in questo caso il capo condomino pretendeva dei soldi per delle spese effettuate da lui stesso, ma non aveva fornito le pezze giustificative né i documenti relativi ai movimenti di cassa, dunque i giudici hanno ritenuto impossibile stabilire la correttezza contabile, esonerando i condomini dal pagamento del credito vantato dall’amministratore.