Ognuno di noi deve fare la spesa, ma farlo risparmiando diventa fondamentale. L’obiettivo può essere raggiunto grazie al semaforo della spesa: ecco in cosa consiste.
Fare una tappa al supermercato almeno una volta alla settimana è inevitabile, ma un po’ tutti non possono fare a meno di prestare maggiore attenzione a quello che acquistano quando si fa la spesa. Un’attenzione al risparmio non deve essere pensata come qualcosa di cui vergognarsi, ma come un atto naturale specialmente in un periodo come quello che stiamo vivendo in virtù degli aumenti che stanno riguardando un po’ tutti i settori.
Alcuni sono arrivati anche a cambiare le proprie abitudini e a mettere nel carrello qualcosa di diverso dal solito se viene individuato un prodotto simile ma a un costo inferiore. Non è detto infatti che questo significhi dover rinunciare alla qualità.
Risparmio e spesa non sono incompatibili
Una volta entrati al supermercato tanti ne approfittano per prendere il volantino in cui sono indicate le offerte del periodo, in modo tale da avere una “linea guida” su quello che è disponibile a costi ridotti.
Addirittura c’è chi arriva a girare diversi punti vendita puntando in ognuno di questi su quello che risulta essere più conveniente. Questa può essere una soluzione da non scartare a priori, ma che andrebbe valutata di volta in volta. Se i negozi risultano essere distanti tra loro i costi investiti nel carburante finiscono per vanificare questo vantaggio.
In un’ottica di riduzione dei costi può essere utile presentarsi sul posto con una lista della spesa e fare il possibile per rispettarla. Lasciarsi andare alle tentazioni, per quanto possa essere piacevole, può alla fine influire sullo scontrino che si riceverà alla cassa. Comprare sul’onda della fame o della golosità è da evitare, proprio per questo non si dovrebbe mai agire poco prima dell’ora di pranzo o di cena.
Un’iniziativa vantaggiosa
Assoutenti, associazione che opera per tutelare i consumatori, ha lanciato un’iniziativa particolare volta a permettere loro di risparmiare, il “semaforo della spesa”. Si tratta di una soluzione provvidenziale in questo periodo, in considerazione dell’aumento dell’inflazione, che continua a colpire le tasche degli utenti.
Il sistema porta a cercare di capire quali siano i prodotti che sia meglio acquistare e per quali sia bene prestare attenzione, sulla base degli ultimi rialzi.
Il semaforo rosso riguarda così quei prodotti il cui prezzo è salito oltre il tasso medio dell’inflazione nazionale, come è il caso di zucchero (+52,6% su anno), voli nazionali (+43,2%), riso (+37,1%), voli internazionali (+36,6%), latte conservato (+28,7%), olio di oliva (+24,6%), patate (+22,2%) e gelati (+22%).
Semaforo giallo, invece, per quei beni/servizi che hanno registrato un aumento entro il tasso medio di inflazione nazionale. Rientrano in questa categoria carne bovina (6,6%), pollame (7,1%), carne suina (7,3%), carne ovina e caprina (6,4%), frutta fresca (6,5%), cioccolato (6,3%), sale, spezie ed erbe aromatiche (6,4%), dolcificanti (7,2%), alcolici (6,6%), piante e fiori (5,8%).
Non ci sono infine particolari preclusioni per quei prodotti caratterizzati dal semaforo verde, quelli per cui la crescita percentuale su base annua rientra entro il tasso di inflazione programmata. Tra questi possiamo citare frattaglie (5,3%), pesce fresco o refrigerato (4,6%), frutta fresca e noci (4,4%), vini (4,3%).