Nel documento programmatico di bilancio per il 2021 il Governo ha inserito la proroga di alcune delle detrazioni fiscali già vigenti per i lavori sulla casa, dando un ulteriore anno di tempo ai contribuenti intenzionati a beneficiarne. Il provvedimento mira a favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio per sostenere la ripresa del settore delle costruzioni, messo come altri in crisi dal fermo imposto dal lockdown.
Ecco quali le misure confermate.
I bonus per i lavori sulla casa prorogati al 2021
Per il momento è stata pubblicata solo una bozza della manovra prevista nella Legge di bilancio del 2021, che conterebbe una proroga fino al 31 dicembre 2021 per della detrazione al 50% delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio, il cosiddetto bonus ristrutturazione, e della detrazione delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica (ecobonus).
Confermate le aliquote in detrazione per il 2020
50% per infissi, biomassa e schermature solari e 65% per le rimanenti tipologie sono tra le aliquote di detrazione previste per il 2020 già confermate. Oltre a queste convalidati anche il bonus mobili, cioè la detrazione al 50% delle spese sostenute per l’arredo di immobili ristrutturati, il bonus facciate, con aliquota del 90% delle spese sostenute per le opere di rifacimento delle facciate degli edifici e la detrazione al 36% delle spese sostenute per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili (bonus verde).
Per il super bonus del 110% si dovrà aspettare il 2022
Per il momento è assente dal documento il super bonus del 110%, dal momento che questo beneficio è attualmente previsto per spese fatte fino al 31 dicembre 2021, e l’eventuale estensione potrebbe quindi arrivare solo nella Legge di bilancio 2022.
Le opere di riqualificazione energetica e antisismica
La volontà del Governo è anche di rinnovare per un nuovo triennio l’agevolazione sui lavori antisismici e di riqualificazione energetica, ma per questi provvedimenti bisogna ancora trovare le risorse. Il nodo è infatti proprio sui fondi necessari, che potrebbero essere reperiti nell’ambito del Recovery Plan, ma in questo senso i tempi nella scelta d’avvio delle opere di riqualificazione sono essenziali dal momento che resta l’incognita sulla durata effettiva dell’agevolazione.