Se comprare casa era già difficile ora subentra un ulteriore problema che graverà di circa 50 mila euro sulle famiglie italiane.
In questi mesi è stato quasi impossibile pensare all’accensione di un mutuo visti i tassi di interesse alle stelle, una questione ormai aperta da tempo che dovrebbe rientrare prossimamente secondo le stime degli analisti ma che, al momento, ha visto solo una leggera flessione.
Oltre a questo problema ci sono da considerare le maggiorazioni su tutti i costi connessi all’acquisto quindi notaio e spese extra che si attestano comunque su 3/4 mila euro per un immobile. Ora, l’ennesima aggiunta, una spesa di ben 50 mila euro come addizionale su tutte le altre cifre già corpose.
Con queste premesse non è difficile immaginare come alla fine l’acquisto della casa diventi difficile, pur considerando tutti i benefici possibili. Infatti sono cifre impegnative, solo tra costi aggiuntivi e spese extra ci vuole un capitale enorme. Questo porterà molti a ripensare la voglia di acquistare casa e rimandare a un momento migliore.
La questione dell’aggiunta economica nasce in seguito all’Energy Performance of Building Directive di cui molti non conoscono i dettagli o che hanno sentito solo con l’acronimo Epbd. Qualcosa di vaco e non proprio chiaro. Si tratta della direttiva Case Green che comporta questo passaggio che ormai è al giro di boa perché dall’11 al 14 marzo diventerà effettiva. Dopo la seduta plenaria infatti dovrà solo essere ufficializzata in Gazzetta e sarà valida. L’obiettivo di questa direttiva è abbattere i consumi energetici progressivamente, il problema è che avrà dei costi a famiglia fino a 55 mila euro.
Tutti dovranno rientrare negli standard richiesti entro il 2033, per farlo soprattutto in Paesi come l’Italia dove gli immobili sono datati bisognerà fare i lavori. L’obiettivo finale è arrivare a zero emissioni per il 2050. Il governo dovrà elaborare la strategia per procedere verso questo cambiamento, entro il 2030 si dovrà passare al 16%, poi al 22% entro il 2035 e così via, fino a coinvolgere tutti.
Tutti gli edifici dovranno migliorare la questione energetica. Mentre sui nuovi edifici il problema non si pone, la questione riguarda tutti coloro che hanno una casa, anche appena acquistata ma che non è nuova di fabbricazione. Chiunque abbia acceso un mutuo anche lo scorso anno o comunque da poco si troverà con questo onere da dover sanare successivamente a proprie spese.
La notizia non fa impazzire nessuno, anche se doverosa e in linea con il grande lavoro per la salvaguardia del Paese. Mentre nei luoghi in cui gli edifici sono moderni e dove ci sono stati già lavori progressivi di adeguamento l’impatto è minore, il problema dell’Italia per gli immobili è enorme.