Dal 2017, in Italia, è stato introdotto un nuovo sistema tariffario per le utenze domestiche che ha rivoluzionato il modo in cui vengono calcolate le bollette di luce e gas.
Questo cambiamento ha eliminato la distinzione tra i costi applicati alle utenze con residenza e quelle senza, introducendo una tariffa kWh unica per tutti. Tuttavia, persiste una differenza nel calcolo degli oneri di sistema tra residenti e non residenti.
L’Autorità di regolazione per energia reti ed ambiente (Arera) definisce un’utenza come il contratto stipulato con un cliente che utilizza l’elettricità per rifornire la propria abitazione (con o senza residenza), i locali annessi o pertinenti all’abitazione come cantine e garage, oltre ai punti di ricarica privata per veicoli elettrici. Le abitazioni registrate a proprio nome ma non indicate come luogo di residenza ufficiale sono considerate dal sistema tariffario vigente come case non di residenza, portando a un diverso calcolo dei costi finali.
Posso intestare le utenze senza avere la residenza?
La distinzione tra residenti e non si basa sulla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura ed è fondamentale per l’applicazione di alcuni corrispettivi sulla bolletta. La differenza riguarda principalmente gli importi relativi alla spesa per la materia energia, inclusa quella relativa al trasporto, alla gestione del contatore e soprattutto agli oneri di sistema e alle imposte.
Prima del 2017, la tariffa variava in base alla potenza impegnata contrattualmente con una netta distinzione tra residenti e non. Dopo l’introduzione della nuova normativa si applica una tariffa unica che elimina lo schema della progressività dei consumi. Ciò significa che ora esiste un onere fisso sia per il residente che per il non residente; tuttavia cambia il calcolo degli oneri di sistema: mentre per i residenti questi sono applicati sulla base dei consumi effettivi, per i non residenti vi è una parte fissa più una variabile basata sui consumazioni.
Intestarsi le utenze senza avere formalmente la residenza o un regolare contratto d’affitto può sembrare complicato ma è fattibile se si seguono determinate procedure. Se si possiede legalmente l’immobile o se si detiene comunque un titolo legale sull’abitazione, generalmente non ci sono ostacoli nel richiedere il passaggio delle utenze al proprio nome attraverso procedure standard quali voltura o subentro.
Tuttavia, nei casi in cui vi sia occupazione dell’immobile senza titolo dimostrabile potrebbe essere più difficile ottenere l’allaccio delle forniture da parte dei fornitori energetici.
Questo articolo ha esplorato come funziona attualmente il sistema delle tariffe energetiche in Italia rispetto all’intestazione delle utenze domestiche indipendentemente dalla presenza della residenza ufficiale nell’immobile servito.