Ci sono novità per quanto riguarda il Pignoramento, con dei paletti imposti al Fisco. Andiamo a vedere che cosa non può toccare l’autorità.
Si torna a parlare di pignoramento, con il Fisco che adesso avrà dei paletti più rigidi da rispettare. Infatti mentre rimane invariata la regola secondo il quale l’amministrazione fiscale può pignorare dei beni a chi ha debiti con il fisco, c’è anche da sottolineare che questa non ha pieni poteri: che cosa cambia a breve.
Tutti coloro che hanno debiti con il fisco potranno vedersi alcuni beni pignorati dall’amministrazione finanziaria, ma bisogna sempre tenere presente che quest’organo non ha pieni poteri. Il pignoramento dei beni non è altro che una procedura di esecuzione forzata che viene imposta quando il contribuente non ha versato tutti contributi di suoi dovere. A questo punto entrano in gioco le leggi che possono decidere qual è il bene da confiscare.
Di norma il fisco potrà prendere potere su beni mobili ed immobili. Nonostante l’autorità in questione ha tutto il diritto di esercitare l’esecuzione forzata bisogna sempre ricordare che ci sono dei limiti imposti dalla legge e soprattutto ci sono dei beni che non è possibile pignorare e ad oggi andremo a vedere la lista completa degli immobili e dei beni mobili che non potranno essere sottratti.
Pignoramento, il Fisco non ha pieni poteri: quali beni non potrà prendere
La lista dei beni che non potranno essere pignorati è lunga, nonostante questo possiamo fare ordine e paritre dai beni immobili. Certe volte si sente parlare dell’impignorabilità della prima casa e ciò, pur essendo vero, ha bisogno di alcune precisazioni. Infatti se questa è un’unica abitazione non potrà essere sottratta al proprietario se fa residenza lì. Questo cavillo non sarà valido per tutti gli immobili accatastati nelle categorie di lusso A/1, A/8 oppure A/9.
Sempre parlando della prima casa questa non potrà essere pignorare se il valore del debito è inferiore ai 120mila euro. Nonostante ciò ci sono delle eccezioni per chi possiede più di un immobile. Inoltre l’Agenzia delle riscossioni potrebbe aver iscritto anche un’ipoteca sull’immobile, con il contribuente che avrà trenta giorni per sanare il debito o chiederne la rateizzazione.
Inoltre il fisco non potrà mettere mano su alcuni beni mobili come: vestiti letti, tavoli e sedie necessari al nucleo famigliare, armadi guardaroba, Utensili per casa e cucina; oggetti usati per la propria attività professionale; anelli nuziali; beni legati al culto; generi alimentari; polizze assicurative ed animali domestici. Quindi nonostante i debiti il Fisco non potrà confiscare questi beni mobili.