Ecco come evitare il pignoramento della tua casa grazie ad una nuova normativa: può salvarti da situazioni ingiuste e complicate.
Il pignoramento della casa è uno degli incubi peggiori per moltissimi proprietari ed è spesso dovuto a clausole vessatorie nei contratti di finanziamento che possono sfuggire ad un primo sguardo. Le banche riescono a mettere all’asta le case dei debitori meno esperti, soprattutto se non si reagisce tempestivamente al decreto ingiuntivo.
Per fortuna, una recente sentenza della Cassazione a Sezioni Unite ha cambiato le carte in tavola, offrendo una possibilità di difesa contro questa ingiustizia, anche a chi non ha opposto il decreto ingiuntivo.
Come evitare il pignoramento della casa: la normativa che ti salva
Le clausole vessatorie sono termini contrattuali che pongono il consumatore in una posizione di netto svantaggio. Queste clausole possono essere poco chiare o addirittura ben nascoste, creando situazioni ingiuste per chi stipula un contratto di finanziamento.
Esempi di clausole vessatorie:
- Tassi di interesse elevati o variabili: quando il tasso di interesse del finanziamento è molto più alto di quanto previsto, o varia nel tempo senza trasparenza.
- Commissioni nascoste o eccessive: costi di istruttoria, gestione o estinzione anticipata non chiaramente comunicati.
- Clausole di garanzia o fideiussione: se si ha firmato come garante per un amico o un parente, ci si potrebbe imbattere in obblighi sproporzionati. Alcune clausole possono impedire la revoca della garanzia in caso di modifiche unilaterali del contratto da parte della banca.
- Modifiche unilaterali al contratto: la banca potrebbe cambiare il tasso di interesse, la durata del finanziamento o le condizioni di rimborso senza il tuo consenso.
- Clausole di compensazione automatica: queste permettono alla banca di trattenere automaticamente somme dal tuo conto corrente per compensare debiti derivanti dal finanziamento.
La sentenza n. 9479/23 delle Sezioni Unite Civili della Cassazione ha segnato una svolta importante: anche i decreti ingiuntivi divenuti definitivi possono essere contestati durante l’esecuzione forzata. Questo offre una nuova speranza a chi rischia il pignoramento della casa ingiustamente. Ecco che quindi, con questa nuova sentenza, tutte le procedure di pignoramento immobiliare possono essere rivalutate.
Il giudice dell’esecuzione deve concedere 40 giorni al debitore per opporsi al contratto che presenta clausole vessatorie, invalidando il decreto ingiuntivo e fermando il pignoramento. Per poter usufruire di questa protezione, devono essere soddisfatte alcune condizioni:
- Il debitore deve essere un consumatore: il finanziamento deve essere per scopi personali, non legati all’attività lavorativa.
- Il contratto deve presentare clausole vessatorie: le clausole devono mettere il consumatore in una posizione di svantaggio ingiusto.
- La casa non deve essere già aggiudicata all’asta: la protezione è valida solo se l’aggiudicazione non è ancora avvenuta.
Non lasciarti già fregare dalle clausole vessatorie nei contratti di finanziamento: ora puoi tutelarti grazie alla nuova sentenza della Cassazione e alla normativa europea. Difenditi e salva la tua casa dal pignoramento, avvalendoti dei tuoi diritti e della tutela dello Stato.