Piastrelle, parquet e non solo: tutto quello che devi sapere sul bonus pavimenti

Le piastrelle e i pavimenti possono rientrare nel bonus ristrutturazioni? Tutto quello che c’è da sapere sugli impianti e i pavimenti.

Quando si decide di ristrutturare la pavimentazione o aggiungere eventuali impianti a pavimento ci si deve preparare a una spesa non da poco. Per quanto riguarda un impianto radiante ci si deve preparare a pagare circa 60/120 euro/mq1000/1300 euro/mq.

Un costo non alla portata di tutti, dunque è sempre utile scoprire quali siano le possibilità per ammortizzare la spesa attingendo ai bonus economici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. In particolar modo per quanto riguarda la fornitura e la posa dei pavimenti è possibile affidarsi a tre diverse tipologie di detrazione.

Quali bonus si possono utilizzare per i pavimenti?

L’attuale situazione economica in Italia ha messo in difficoltà numerose famiglie, è dunque un sollievo per le tasche degli italiani poter ancora fare affidamento sui vari bonus messi a disposizione del Governo. Gli interventi di manutenzione e ristrutturazione della casa sono tra i più coperti dai bonus, merito anche dell’obiettivo case green fortemente voluto dall’Unione Europea.

Quali bonus per i pavimenti
Tutti i bonus da poter richiedere nel 2024 (designmag.it)

Dai costi di geometri e architetti fino alla messa in posa della pavimentazione sono numerosi gli aspetti coperti dai vari bonus. Nel 2024 si può usufruire di ben tre tipologie di detrazione: il Bonus Ristrutturazione (al 50%), l’Ecobonus (65%) e il Superbonus, quest’ultimo è stato confermato anche per il 2025.

Il Bonus ristrutturazione è una misura economica che consente una detrazione fiscale del 50%. Questo può essere applicato alla fornitura e alla posa in opera della pavimentazione solo nel caso in cui tali opere riguardino parti condominiali.

Nel caso di proprietà private vi rientrano solo se tali opere vengono realizzate in concomitanza con interventi di manutenzione straordinaria. Il bonus può essere richiesto fino al 31 dicembre 2024 per un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. 

L’Ecobonus si può applicare alla pavimentazione in due casi. Nel caso in cui il rifacimento del pavimento legato alla coibentazione dell’involucro dell’edificio, ad esempio installando un vespaio aerato per migliorare l’isolamento termico. In questo caso è possibile detrarre al massimo 60.000 euro, nei quali rientrano la fornitura che la posa in opera del pavimento se collegato a interventi di coibentazione.

Il secondo caso in cui è possibile applicare l’Ecobonus è quando si affronta la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con uno più efficiente. Le spese legate alla demolizione del pavimento e alla posa del nuovo possono essere incluse nel noto bonus solo se correlate all’installazione di un impianto radiante a pavimento.

Sarà  il tecnico abilitato a determinare quali spese siano effettivamente connesse. In questo caso, la detrazione massima è di 30.000 €. In entrambe le casistiche per ottenere l’Ecobonus è necessario inviare la comunicazione ENEA al termine dei lavori.

Anche con il Superbonus, come per l’Ecobonus 65%, è possibile detrarre le spese per la pavimentazione in caso di coibentazione di superfici verso ambienti non riscaldati o sostituzione del generatore con l’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento.

Tuttavia, in questo caso per poter usufruire della detrazione è necessario realizzare un intervento trainante e garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). La detrazione massima è di 30.000 euro.

Approfondendo la propria conoscenza dei bonus economici è molto facile risparmiare sugli interventi in casa e magari, approfittarne per attuare tutte quelle migliorie rimandate negli anni.

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