Grazie all’evoluzione tecnologica e di stile, le piastrelle sono oggi un’ottima soluzione per tutti gli ambienti della casa, soprattutto bagno e cucina. Grazie a tantissimi design, dimensioni e materiali, sono disponibile svariate opzioni che rendono più facile rendere gli ambienti il più personali possibile.
Ma tanta scelta, paradossalmente, può creare dubbi e confusione. Vediamo insieme allora le quattro regole d’oro per scegliere la piastrella perfetta.
Esistono piccole (20 x 20 cm o 30 x 30 cm) e grandi (60 x 60 cm / 80 x 80 cm / 120 x 60 cm), quadrate o rettangolari, in certi casi addirittura ottagonali da alternare con piccole e quadrate, fino ad arrivare alle tessere del mosaico. La scelta della dimensione delle piastrelle è dettata dalla grandezza dello spazio ma anche dallo stile che vogliamo dare.
In un ambiente minimalista, più sono grandi meno saranno presenti fughe e dettagli, rendendo il pavimento di molto omogeneo. Per lo stesso motivo, sono anche indicate per le stanze che hanno bisogno di essere “allargate”: il pavimento uniforme renderà lo spazio otticamente più grande. Anche il mosaico può essere un’interessante opzione, soprattutto nei bagni piccoli, a differenza delle piastrelle quadrate medio-piccole, che creando più dettaglio potrebbero chiudere l’ambiente, soprattutto se a fantasia. Queste però hanno il vantaggio di rendere lo spazio più intimo e accogliente.
Per quanto riguarda le pareti, è sempre meglio optare per piastrelle rettangolari grandi che donano maggiormente luce e spazio. Per uno stile vintage, ok a quelle piccole sempre rettangolari, ma lucide e dai colori pastello.
[didascalia fornitore=”Altro”]Foto Pexels | Iva Muškić
Quando si tratta di piastrelle è sempre meglio optare per colori non particolarmente accesi o decisi. Questo perché data la maggiore difficoltà nella rimozione e nella posa, è meglio optare per soluzioni che che avranno una lunga durata e che non “stuferanno” chi frequenta quella ambiente.
La scelta è come sempre influenzata da gusto e spazio, ma anche dall’atmosfera che vogliamo ricreare. Se per esempio vogliamo rendere un ambiente molto intimo, ci indirizzeremo verso colori scuri e intensi che avvolgono chi si trova nella stanza, mentre se abbiamo necessità di ingrandirla, il colore chiaro è sempre la soluzione migliore, anche pastello.
Se invece amiamo giocare con i colori e cambiare periodicamente lo stile per esempio del bagno, i colori neutri fanno al caso nostro perché si abbinano a tutta la gamma cromatica più o meno accesa.
Fantasie e colori brillanti donano sia un’atmosfera più vivace, perfetta per esempio per la cucina, ma contemporaneamente mascherano eventuali macchie o segni.
Quando si vuole alternare fantasie a piastrelle monocromo bisogna assicurarsi della resa all’interno dello spazio: il rischio di dare un effetto claustrofobico è dietro l’angolo.
Se si vuole creare dinamismo, scegliere piastrelle di diversi formati e grandezze può essere divertente, ma bisogna prestare molta attenzione ai colori. Basta poco ed entreranno in conflitto i due diversi design: assicurarsi sempre che il tutto sia fluido e soprattutto coerente. Per esempio, se scegliamo delle piastrelle in pietra, assicuriamoci che la medesima texture caratterizzi tutti i materiali.
Si può anche sfruttare contrasti evidenti per colori e forme, ma non devono sacrificare l’eleganza e la luminosità
Foto Pexels | Victor Zissou
Nell’insieme geometrico, la fuga tra le piastrelle ha un ruolo predominante, perché separa o unisce la fantasia o il colore della mattonella. dobbiamo valutare prima che tipologia di effetto cerchiamo: la quasi totale assenza di stacco tra le piastrelle crea una continuità che, come abbiamo già detto prima, è ottima per gli spazi piccoli per ingrandirli, soprattutto se il medesimo materiale è utilizzato per più stanze attigue. Se invece vogliamo un’atmosfera in un certo senso più rustica e casalinga, le fughe nette bianche saranno perfette.