Tenere le piante sul balcone quando si vive in condominio può creare problemi di buon vicinato: tutto quello che c’è da sapere.
Moltissimi aspetti della vita condominiale sono regolati da norme molto precise, che permettono una convivenza serena e pacifica di tutti i condomini. Tali regole riguardano sia l’utilizzo di spazi comuni sia quello di spazi privati della propria abitazione, soprattutto nel momento in cui un uso improprio o irrispettoso degli spazi privati può comportare disagi ad altri condomini.
Balconi e terrazzi sono un classico esempio di spazio privato in cui si svolgono attività che, potenzialmente, potrebbero arrecare danno o disturbo agli altri condomini, quindi è bene sapere come gestire piante e fiori allo scopo di evitare qualsiasi lite.
La prima cosa da sapere è che non tutti i regolamenti condominiali consentono la coltivazione di piante e fiori sui balconi. Per questo motivo è sempre bene informarsi in maniera esaustiva sul regolamento condominiale prima di procedere all’acquisto di vasi e piante. La legge di riferimento in questo caso è l’art.112 del Codice Civile, secondo cui un condomino è tenuto a non pregiudicare la sicurezza e il decoro del proprio stabile.
Piante e fiori sul balcone: le regole di condominio
Uno dei principi su cui insiste maggiormente ogni regolamento condominiale è la necessità di mettere in sicurezza vasi e piante sporgenti, in maniera che non rischino di precipitare di sotto mettendo in pericolo l’incolumità di altre persone.
Ricordiamo infatti che si può pagare una multa fino a 629 € per aver sospeso in maniera poco sicura un vaso su un luogo privato o pubblico soggetto a passaggio. La sanzione può essere comminata anche se il vaso non cade ma se altri condomini lo segnalano come pericolante.
Per quanto riguarda invece l’innaffiatura delle piante, è fondamentale dare l’acqua la mattina presto o la sera tardi, cioè quando si arreca meno disturbo possibile agli altri condomini. Sarà anche necessario prestare attenzione a non far colare l’acqua di sotto, in maniera da non sporcare gli eventuali balconi sottostanti.
Piante e fiori possono però essere disposti anche sul pianerottolo e non necessariamente sui balconi. Di solito non è vietato, a patto che i vasi restino dalla parte del pianerottolo dell’appartamento di chi li cura e che soprattutto permettano un comodo e sicuro utilizzo del pianerottolo da parte di tutti gli altri condomini. Una regola simile vale anche per l’inserimento di piante “private” negli spazi verdi pubblici del condominio.