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Elettrodomestici

Piano cottura a induzione: è necessario aumentare i kw?

Sempre più persone acquistano i piani cottura a induzione, un po’ per design e un po’ per il passaggio obbligatorio a fonti di energia pulita.

Oggi secondo i progetti della UE e di tutti i Governi, il gas è diventato ormai un combustibile troppo costoso e ovviamente troppo pericoloso per l’Ambiente, nonché per la salute delle persone.

Recenti studi hanno dimostrato che avere in casa i classici fornelli a gas può innescare malattie croniche, come l’asma o altre patologie a carico dei bronchi e dei polmoni. Il concetto in fondo è molto semplice: tutti dovremmo passare ai pannelli fotovoltaici e scaldare le nostre case con l’elettricità green, così come alimentare ad elettricità anche l’auto e continuare a usarla per far funzionare tutti i dispositivi che abbiamo in casa.

Anche senza essere esperti, però, possono sorgere alcuni dubbi: innanzitutto se la conversione di ogni elettrodomestico e impianto non vadano a creare sovraccarichi, dovuti all’eccessiva domanda di elettricità. Questo vale anche e soprattutto per le utenze domestiche, che come sappiamo sono generalmente sui 3 kw, e che quando si va a chiedere un aumento si devono effettuare lavori costosi, nonché pagare di più l’energia.

Piano cottura a induzione, è davvero conveniente come sembra? Attenzione ai kw

Esistono ovviamente molti modelli di piani cottura a induzione, e anche quelli più moderni possono consumare energia in modo diverso. In linea generale si va dai 3 kw passando per 4 o 5 fino ad arrivare anche a 6.

Prima di acquistare un piano cottura a induzione ci sono da considerare i consumi abituali (Designmag.it)

Questa diversità di consumi può far pensare che serva aumentare la potenza di erogazione di energia nella propria abitazione. In effetti non sarebbe una cattiva idea, poiché oltre al piano cottura è ovvio che in casa si possono usare contemporaneamente altri elettrodomestici, come il forno (a microonde o classico), il phon, l’aspirapolvere e via discorrendo.

La prima buona notizia in merito è che una volta acquistato un piano cottura a induzione non è obbligatorio procedere all’aumento dei kw, con relative spese. Inoltre ormai tutti i modelli sono dotati di un limitatore di potenza che permette di regolare l’efficienza/consumi del piano a induzione in base ai consumi del momento, ed evitare così fastidiosi sovraccarichi.

Dall’altra parte, però, una volta acceso il limitatore di potenza non potremo più usare il piano cottura alla massima potenza, o comunque al 100%. Infatti a quel punto – e a seconda del modello – alcune zone del piano cottura potrebbero essere inutilizzabili mentre altre non fornire l’intensità di calore desiderata. Ecco che dunque vanno sempre considerati tutti i pro e i contro prima di orientare la propria scelta verso un piano cottura a induzione.

Stefania Guerra

Appassionata di lettura e di scrittura creativa, autrice di un racconto e di un romanzo, opero nel copywriting e nel digital marketing dal 2018; collaboro con diversi siti di informazione e per una testata giornalistica.

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Stefania Guerra