Piano a induzione, sai quanto consuma davvero? Tutti i costi nascosti in bolletta

La nuova frontiera degli elettrodomestici in cucina è senz’altro il piano cottura a induzione: più trendy e “cool” del classico piano cottura a gas, e a sorpresa meno dispendioso.

La maggior parte della gente pensa, erroneamente, che un piano cottura a induzione faccia aumentare i costi delle bollette e dei consumi in generale, ma in realtà non è così. Anzi, i nuovi piani a induzione sono tutti realizzati in un’ottica di risparmio energetico che, alla resa dei conti, è reale.

Ci sono infatti una serie di fattori da considerare per stabilire se effettivamente ci sia un risparmio nella scelta di un piano cottura a induzione rispetto a uno con l’allaccio al gas. Ed è proprio questo il primo risparmio che la scelta di un piano a induzione porta nelle casse di una famiglia.

Oltre al mancato allaccio alla rete del gas, c’è anche da considerare il fatto che le nuove tecnologie sono molto attente al risparmio energetico, ed è proprio così che vengono realizzati i nuovi piani a induzione, in maniera tale che possano evitare sprechi energetici.

Piano a induzione: tanti pro e pochi contro

Dunque, nonostante ci sia questa falsa credenza rispetto al fatto che il piano a induzione costituisca un forte aumento nei consumi, e quindi non sia conveniente, in realtà si tratta di un elettrodomestico che consente un risparmio energetico non indifferente. Unico piccolo inconveniente in tanti pro, se così lo vogliamo chiamare, è il fatto che non basta un contratto da 3kW per poter avere un piano cottura a induzione. E’ infatti necessario avere un contratto da almeno 6 kW dato l’alto assorbimento di questo elettrodomestico.

Piano a induzione, sai quanto consuma davvero? Tutti i costi nascosti in bolletta
Induzione: tanti pro e pochi contro – Designmag.it

Per il resto, ci sono solo vantaggi: innanzitutto la dispersione di energia è minima, quindi abbiamo un vantaggio nella sicurezza che tiene conto anche del fatto che non ci possono essere dispersioni di gas proprio perché l’allaccio alla rete non è necessaria. Poi c’è da considerare anche il fattore rapidità: le zone di cottura raggiungono la temperatura impostata molto più rapidamente di quanto un fornello a gas faccia con le padelle.

E’ vero sicuramente che il piano a induzione richiede delle pentole apposite, e questo forse potrebbe essere un minus, ma al di là di questo, ci troviamo di fronte a un piano cottura la cui superficie, costituita da una lastra in vetroceramica, è facilmente pulibile con una spugna, e l’alto rendimento con assenza di dispersione di calore (viene concentrato sulla sola zona di cottura) hanno un impatto in bolletta molto basso.

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