Trasformare il proprio garage in un appartamento è sicuramente un’idea che hanno in molti per ingrandire i propri spazi. Ci si chiede se sia necessaria l’autorizzazione.
La Cassazione fa luce su un caso che ha riguardato un intervento del genere, realizzato in una zona sismica. Ci sono dei fattori da valutare per comprendere quali sono gli obblighi da parte del responsabile dei lavori.
Tramite la sentenza 28013/2023 la Cassazione afferma che non è sempre necessaria l’autorizzazione per effettuare dei lavori in zone che risultano essere classificate a rischio sismico. Vanno valutati i singoli casi in base a quelli che sono gli impatti sull’incolumità pubblica. Il caso riguarda la costruzione di una villetta a due piani. Nella parte sotterranea – occupata dal garage – era stato creato un appartamento. Il contenzioso aperto porta il caso in Tribunale, dove viene rilevato che la zona risulta essere classificata come sismica. Quindi sarebbe stato opportuno informare il Comune e presentare una denuncia al Genio Civile. Gli articoli 94 e 65del Testo Unico dell’Edilizia risultano essere violati.
Il garage trasformato in appartamento: il caso
Ma la risposta della controparte precisa che c’è il nulla osta da parte del Genio Civile e in seguito è stata richiesta anche la sanatoria edilizia per i lavori effettuati nel garage. I tramezzi hanno diviso il garage senza toccare la struttura. Nessun impatto strutturale quindi. I tramezzi sono stati realizzati senza rientrare tra le strutture portanti e senza procurare nessuna alterazione. Ecco il motivo per cui non sono necessarie delle autorizzazioni e nemmeno denunce.
La Cassazione a questo punto accoglie il ricorso di colui che ha realizzato l’intervento della trasformazione di un garage in appartamento. Va precisato che l’autorizzazione sismica non è sempre richiesta nelle zone che risultano essere classificate come sismiche. Quando non ci sono modifiche strutturali la trasformazione è possibile senza autorizzazioni.
La Cassazione chiarisce che l’autorizzazione sismica è prevista – secondo le norme del testo Unico dell’ Edilizia – quando le citate norme sono connesse alla costruzione di nuovi edifici ossia alle riparazioni o sopraelevazioni che si realizzano su dei manufatti già esistenti. A questo punto subentra l’articolo 93 del Testo Unico Edilizia, che proprio per questi specifici interventi richiede l’obbligo di ottenere l’autorizzazione sismica.
La Cassazione precisa che l’autorizzazione sismica è necessaria solo per quelli che sono gli interventi più rilevanti per l’incolumità pubblica. Quindi in conclusione l’obbligo di autorizzazione sismica non viene applicato automaticamente per tutti quegli interventi effettuati in zone sismiche. Bisogna sempre valutare il singolo caso dei lavori da effettuare.